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Alluvione Polesine: esattamente 65 anni fa il Po esondò fra Occhiobello e Canaro

di

centro meteo italiano

Sono passati esattamente 65 anni dalla catastrofica alluvione del Polesine: il 14 novembre 1951 infatti iniziava l’esondazione del Po.

Alluvione Polesine esattamente 65 anni il Po iniziò ad esondare fra Occhiobello e Canaro

Sono passati esattamente 65 anni dalla catastrofica alluvione del Polesine: il 14 novembre 1951 infatti iniziava l’esondazione del Po. Fonte: tgcom24.mediaset.it

Alluvione Polesine: esattamente 65 anni fa il Po esondò fra Occhiobello e Canaro – 14 novembre 2016 – Nella giornate di oggi, 14 novembre 2016, ricorre l’anniversario di una delle più grandi catastrofi idrogeologiche nella storia più recente dell’Italia, ovvero l’alluvione del Polesine. Esattamente 65 anni fa infatti, il 14 novembre 1951, in seguito a precipitazioni a tratti torrenziali che avevano caratterizzato le due settimane precedenti al Nord Italia, il Po in piena rompeva gli argini tra Occhiobello e Canaro, due piccoli paesi in provincia di Rovigo, dando il via ad una terrebile alluvione che ha sommerso tutta la zona del Polesine. Le vittime accertate furono quasi un centinaio, mentre furono più di 180mila le persone rimaste sfollate nel Polesine in seguito all’alluvione. […]

Una serie di coincidenze furono alla base di questa terrebile alluvione che interessò il Polesine: in particolare, vi fu per il Po la sovrapposizione dell’onda di piena tra il bacino principale e i suoi affluenti, sia alpini che appenninici, alle rispettive confluenze, facendo in modo che questa incrementasse sempre più scendendo progressivamente verso valle. Non solo però, perché vi furono anche gravissime responsabilità da parte degli Enti pubblici, con una mancata preallerta che invece salvò la zona del mantovano, dove comunque la piena del Po fu di minore entità. Nel Polesine invece, nelle prime ore del 14 novembre 1951, gli abitanti tentaro in extremis di provvedere al contenimento del Po in piena, riuscendoci in parte nel tratto tra Melara a Stienta, mentre da Occhiobello il fiume ruppe gli argini soprattutto sul versante veneto, provocando l’alluvione. Una delle cause è sicuramente il fortissimo vento di Scirocco, quindi da Sud Est, che soffiava in quei giorni, il quale creò una differenza fino a 30 cm nell’altezza dell’acqua tra la sponda destra e quella sinistra. […]

Con il forte Scirocco era aumentato anche il livello dell’Adriatico settentrionale, con una marea a Venezia che toccò i 151 centimetri, facendo in modo che l’onda di marea non potesse sfociare nel mare senza problemi. Le prime tracimazioni del Po avvennero come detto, già nella mattinata del 14 novembre 1951, mentre il vero e proprio cedimento dell’argine, in tre settori, avvenne in serata in maniera quasi contemporanea, provocando quindi l’alluvione che interessò il Polesine. La portata complessiva delle rotte si stima che possa essere stata dell’ordine dei 7.000 m³/s, quasi i due terzi della portata complessiva del Po in quel momento: il 52% del Polesine fu sommerso dall’acqua delle alluvione, soprattutto nella provincia di Rovigo ma anche in quella di Venezia.

a cura di Martina Rampoldi

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