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AO e NAO Index: vediamo come questi indici possono influenzare l’inverno in arrivo

centro meteo italiano

Indici AO (Arctic Oscillation) e NAO (North Atlantic Oscillation): vediamo cosa possono dirci sull’andamento dell’inverno.

Indici AO (Arctic Oscillation) e NAO (North Atlantic Oscillation): vediamo cosa possono dirci sull'andamento dell'inverno - cpc.ncep.noaa.gov

Indici AO (Arctic Oscillation) e NAO (North Atlantic Oscillation): vediamo cosa possono dirci sull’andamento dell’inverno – cpc.ncep.noaa.gov

AO e NAO Index: vediamo come questi indici possono influenzare l’inverno in arrivo, 1 dicembre 2016 – L’inverno sembra aver fatto la sua comparsa sull’Italia in questi ultimi giorni dell’autunno, dopo una fase prevalentemente mite nella seconda metà di novembre. Ma sarà una fase duratura oppure una piccola parentesi di freddo e neve che poi lascerà spazio nuovamente all’alta pressione per molti giorni come lo scorso anno? Per cercare di capire cosa dobbiamo aspettarci sull’Europa e l’Italia possiamo provare ad analizzare due particolari indici climatici, i quali, parametrizzando diverse variabili, possono darci un’idea di quale possa essere la tendenza stagionale. Prendiamo in considerazione quest’oggi l’indice AO, l’Arctic Oscillation, e la NAO, la North Atlantic Oscillation. […]

Questi sono due pattern di circolazione atmosferica localizzati nell’Oceano Atlantico settentrionale che consistono nella fluttuazione ciclica della differenza di pressione al livello del mare tra l’Artico e le latitudini medio basse per quanto riguarda l’AO e tra l’Islanda e le Azzorre per la NAO. In particolare , l’AO stima la forza del vortice polare alle quote troposferiche e quindi determina quanto l’aria fredda artica è in grado di influenzare il clima delle medie latitudini. Quando l’AO è negativo significa che il vortice polare non è compatto, con l’aria di origine artica che può scendere fino alle medio-basse latitudini provocando ondate di gelo anche in Italia, mentre viceversa, quando l’AO è positivo, il vortice polare spinge in maniera abbastanza tesa le correnti zonali, confinando l’aria polare alle alte latitudini. Secondo le ultime uscite modellistiche, l’indice AO, dopo essere rimasto leggermente negativo per tutto il mese di novembre, è entrato in una fase neutra o leggermente positiva, la quale farebbe propendere per una prima metà di dicembre più anticiclonica sull’Italia […]

Indice NAO osservato e previsto per i prossimi giorni (linee rosse) - cpc.ncep.noaa.gov

Indice NAO osservato e previsto per i prossimi giorni (linee rosse) – cpc.ncep.noaa.gov

Per quanto riguarda la NAO invece, quando negativo, i venti occidentali sono ridotti, la circolazione è prevalentemente antizonale e l’Europa potrebbe essere scossa da inverni freddi con la traiettoria delle perturbazioni che si sposta verso sud ovvero verso il Mediterraneo. Viceversa, quando la NAO è positiva, la situazione viene capovolta: questa è caratterizzata da un valore medio di pressione superiore a quello di riferimento con una depressione d’Islanda più’ profonda e un anticiclone più potente. La NAO è responsabile di gran parte della variabilità meteorologica nella regione nord atlantica, modificando l’intensità delle aree di bassa pressione sull’Islanda e di alta pressione sulle Azzorre: vengono modificate le intensità e le direzione dei venti occidentali, con variazioni anche nella distribuzione del vapore acqueo e delle precipitazioni. Questo indice determina dunque intensità, numero e traiettoria delle perturbazioni e modifica il campo termico sull’Europa. In questo momento sull’Italia la NAO è tornata da poco su valori neutri o leggermente positivi ma stando alle ultime proiezioni potrebbe presto tornare in fase negativa. Nonostante questo, è necessario sempre incrociare i dati con altri indici di pari importanza per avere un’idea maggiormente precisa della proiezione, anche se sembra che l’inverno abbia buone possibilità di interessare l’Italia dalle prossime settimane.

a cura di Francesco Cibelli

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Francesco Cibelli

Laureato in Fisica dell'Atmosfera e meteorologia all'università di Roma Tor Vergata entro a far parte del team di CentroMeteoItaliano.it nel 2014 come meteorologo. Mi occupo giornalmente di previsioni meteo e bollettini ma anche della gestione dei modelli di calcolo per l'atmosfera e per il mare.

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