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El Niño ormai terminato: condizioni nuovamente neutrali ma attenzione a La Niña

di

centro meteo italiano

El Niño si è definitivamente esaurito nel Pacifico equatoriale ma è ancora allerta perché nei prossimi mesi è sempre più probabile lo sviluppo de La Niña.

El Niño ormai terminato condizioni nuovamente neutrali ma attenzione a La Niña2

El Niño si è definitivamente esaurito nel Pacifico equatoriale ma è ancora allerta perché nei prossimi mesi è sempre più probabile lo sviluppo de La Niña. Fonte: bom.gov.au

El Niño ormai terminato: condizioni nuovamente neutrali ma attenzione a La Niña – 24 maggio 2016 – Quello che ricorderemo come uno dei El Niño più intensi mai registrati, con valori comparabili all’evento record del 1997-1998, si è definitivamente esaurito nell’Oceano Pacifico equatoriale, con i valori di tutti i suoi principali paramentri indicatori che ormai si sono riportati sotto la soglia limite. Questo evento, capace di influenzare il clima a livello globale, ci ha tenuto compagnia dallo scorso mese di marzo 2015, quando la NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration, aveva dichiarato aperto il periodo di El Niño. Come detto, i parametri che giocano un ruolo egualmente importante nella formazione e sviluppo di El Niño sono tornati a segnare valori neutrali, con una anomalia di +0.3°C per quanto riguarda la temperatura superficiale del mare, che diventa quasi nulla per quanto riguarda le acque profonde. Attenzione però: stando alle ultime uscite dei modelli persto potrebbe essere di nuovo allerta nel Pacifico, questa volta per La Niña. […]

Non smette l’allerta nel Pacifico equatoriale quindi, dove dopo un El Niño quasi record, i principali modelli danno sempre più peso all’ipotesi che possa svilupparsi il suo opposto, La Niña, con il 50% di possibilità che i principali indicatori, gli stessi di El Niño, oltrepassino la soglia limite già nei prossimi mesi. La Niña, esattamente come il suo opposto, a seconda della sua intensità può avere effetti anche a livello globale, ma in particolre influenzerà il clima soprattutto delle Americhe, dell’Asia e dell’Oceania. In particolare, in Asia La Niña porta ad una diversa distribuzione dei cicloni tropicali, i quali tendono ad interessare maggiormente le coste sud orientali della zona. Nel Nord America invece La Niña porta precipitazioni sopra media nel Midwest, sulle montagne Rocciose ed in generale sugli stati della West Coast, mentre sul resto degli USA il clima diviene più secco: in Canada, La Niña porta inverni più freddi e nevosi. Al contrario di El Niño poi, la stagione degli uragani tende ad essere sopra media nell’Atlantico, mentre si formeranno meno sistemi nel Pacifico. […]

El Niño ormai terminato condizioni nuovamente neutrali ma attenzione a La Niña

El Niño si è definitivamente esaurito nel Pacifico equatoriale ma è ancora allerta perché nei prossimi mesi è sempre più probabile lo sviluppo de La Niña. Fonte: cpc.ncep.noaa.gov

Nell’America Latina, La Niña ha un impatto disastroso soprattutto su Perù e Cile, dove solitamente si assiste a lunghi periodi siccitosi, mentre sul Brasile e sulle Ande orientali le precipitazioni saranno sopra media con il rischio di diffuse alluvioni. Episodi di La Niña sono stati registrati in particolare nel 1904, 1908, 1910, 1916, 1924, 1928, 1938, 1950, tra il 1954 e il 1957, 1964, 1970–1972, 1973–1976, 1983–1985, 1988-1989, 1995–1996, 1998-2001, 2007–2008 e tra il 2010 e il 2012. Ora che El Niño si è definitivamente esaurito, i modelli sono sempre più propensi a vedere uno scenario dominato da La Niña nel prossimo futuro, con le condizioni neutrali che avranno quindi vita breve: c’è il 50% di possibilità infatti che questa possa svilupparsi già nella prossima estate boreale ma vi invitiamo a seguire tutti i prossimi aggiornamenti perché una tale tendenza necessita ancora di ulteriori conferme.

a cura di Martina Rampoldi

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