DICEMBRE 2016 con estensione del ghiaccio Artico al di sotto della media. Anno 2016 con molti record negativi di estensione per l’ARTICO.
Ghiaccio ARTICO: anche Dicembre 2016 chiude con un’estensione molto al di sotto della media, 24 Gennaio 2017 – Mese di dicembre 2016 molto sotto media per quanto riguarda l’estensione del ghiaccio artico, in continuità con il trend negativo che ha caratterizzato praticamente tutto l’anno 2016. Questo è dovuto alle temperature dell’aria insolitamente alte, alla predominanza di venti dai quadranti meridionali e ad un oceano molto caldo. Dal mese di ottobre l’estensione del ghiaccio marino dell’Artico è stata di oltre due deviazioni standard inferiore alla media. Per l’anno 2016 l’estensione del ghiaccio marino è stata, per entrambe le regioni polari, ben al di sotto delle medie degli ultimi decenni […]
L’estensione del ghiaccio marino dell’Artico, per il mese di dicembre 2016, è stata mediamente di 12,10 milioni di chilometri quadrati collocando dicembre 2016 al secondo posto tra i più bassi di sempre da quando si effettuano le rilevazioni satellitari, secondo solo al mese di dicembre 2010. L’estensione del ghiaccio marino è risultata di 1,03 milioni di chilometri quadranti al di sotto della media 1981-2010 e appena 20 mila chilometri quadrati al di sopra del precedente record per il mese di dicembre che risale al 2010. Nel mese di dicembre la crescita del ghiaccio si è avuta soprattutto nel Mare di Chukchi, Mar di Kara e Baia di Hudson che hanno subito un tardivo congelamento stagionale. Il ghiaccio marino è stato invece meno esteso su Mare di Barents e mari orientali della Groenlandia […]
Continuando con il trend molto caldo del mese di novembre, a dicembre 2016 le temperature dell’aria alla quota di 925 hPa (1000 metri circa) sono state fino a 5 gradi al di sopra della media 1981-2010 su gran parte dell’oceano Artico. Al contrario, sulla Russia centrale e sul nord della Columbia Britannica, le temperature medie mensili si sono assestate al di sotto delle medie anche di 3-5 gradi. La circolazione atmosferica dominante sull’Artico nel mese di dicembre ha visto una profonda circolazione depressionaria tra Groenlandia e Polo Nord e tra Oceano Artico e Siberia orientale. Questa configurazione ha spinto venti molto caldi dai quadranti meridionali sul Nord Atlantico e sulle aree dello stretto di Bering limitando moltissimo la formazione di ghiaccio marino.
a cura di Francesco Cibelli
Laureato in Fisica dell'Atmosfera e meteorologia all'università di Roma Tor Vergata entro a far parte del team di CentroMeteoItaliano.it nel 2014 come meteorologo. Mi occupo giornalmente di previsioni meteo e bollettini ma anche della gestione dei modelli di calcolo per l'atmosfera e per il mare.