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La Niña: ritorno a condizioni neutrali atteso già per febbraio nel Pacifico

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centro meteo italiano

La Niña si sta già esaurendo nell’Oceano Pacifico, con la transizione ad una situazione neutrale attesa già per febbraio.

La Niña ritorno a condizioni neutrali atteso già per febbraio nel Pacifico.

La Niña si sta già esaurendo nell’Oceano Pacifico, con la transizione ad una situazione neutrale attesa già per febbraio. Fonte: cpc.ncep.noaa.gov

La Niña: ritorno a condizioni neutrali atteso già per febbraio nel Pacifico – 24 gennaio 2017 – Nonostante La Niña sia stata dichiarata solamente lo scorso novembre, questa sta già giocando le sue ultime carte nel Pacifico centro orientale, con le ultime uscite modellistiche che proprendono sempre più per un ritorno a condizioni neutrali già a partire da febbraio. Data la brevità dell’evento e la sua relativa intensità, La Niña non ha influenzato particolarmente il clima a livello globale: le zone più interessate dal fenomeno sono soprattutto le Americhe, come l’Asia e l’Oceania. L’Europa come detto, non dovrebbe in particolare risentire di un evento così debole, considerata anche la già relativa correlazione tra La Niña e il clima europeo. […]

La Niña, in particolare, è l’oscillazione negativa dell’ENSO, che altro non è che una teleconnessione atmosferica. In questa teleconnessione sono accoppiate l’oscillazione meridionale atmosferica (Southern Oscillation) ed El Niño, ovvero la componente oceanica, che consiste in un riscaldamento delle correnti marine nel Pacifico centro orientale. In particolare La Niña essendo la controparte de El Niño, è caratterizzata da anomalie di temperatura superficiale del mare negative, ma anche da venti alisei, i quali spirano da Est verso Ovest, più forti della media e temperature delle acque profonde molto più fredde. […]

La Niña ritorno a condizioni neutrali atteso già per febbraio nel Pacifico

La Niña si sta già esaurendo nell’Oceano Pacifico, con la transizione ad una situazione neutrale attesa già per febbraio. Fonte: cpc.ncep.noaa.gov

Perché La Niña potesse essere dichiarata, è stato necessario che coesistessero tre fattori: il primo è l’anomalia di temperatura dell’acqua superficiale dell’Oceano, la quale, in una determinata porzione del Pacifico, è scesa sotto la soglia che è di -0.5°C. Il secondo parametro preso in considerazione sono state le proiezioni dei modelli, con 5 sovrapposizioni di tre mesi consecutivi (ad esempio: novembre-dicembre-gennaio, dicembre-gennaio-febbraio etc) nella porzione del Pacifico indicata come NINO3.4, che segnavano un’anomalia di temperatura superficiale del mare ancora inferiore a -0.5°C. Il terzo step di verifica è invece se vi siano dei segnali per cui la circolazione atmosferica sopra il Pacifico tropicale sia più forte rispetto alla media. Una volta che decade una di queste condizioni, La Niña è destinata ad esaurirsi, come sta succedendo in questo periodo.

a cura di Martina Rampoldi

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