Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Martedì 19 Marzo
Scarica la nostra app
Segnala

La Niña: secondo la NOAA potrebbe svilupparsi nei prossimi mesi ma sarà poco intensa

di

centro meteo italiano

Nel Pacifico equatoriale la situazione è ancora neutrale ma secondo la NOAA c’è il 70% che La Niña possa svilupparsi nei prossimi mesi.

La Niña secondo la NOAA potrebbe svilupparsi nei prossimi mesi ma sarà poco intensa

Nel Pacifico equatoriale la situazione è ancora neutrale ma secondo la NOAA c’è il 70% che La Niña possa svilupparsi nei prossimi mesi. Fonte: bom.gov.au

La Niña: secondo la NOAA potrebbe svilupparsi nei prossimi mesi ma sarà poco intensa – 09 novembre 2016 – Dopo uno dei El Niño più forti mai registrati sulla Terra, il quale ha toccato il suo picco massimo a cavallo tra il 2015 e il 2016, tutti i principali parametri indicatori di questo fenomeno hanno iniziato a scendere verso condizioni sempre più di La Niña. Perché uno dei due fenomeni possa essere dichiarato è necessario che in determinate condizioni l’anomalia della temperatura superficiale del mare ecceda i +0.8°C per El Niño mentre scenda sotto i -0.8°C per La Niña. Queste anomalie sono ciclicamente positive oppure negative, con dunque El Niño e La Niña che si danno il cambio nel Pacifico equatoriale. In questo momento le condizioni sul Pacifico equatoriale sono neutrali, ma i parametri sono sempre più vicini alla soglia de La Niña. […]

I modelli sono ancora parecchio discordanti riguardo un possibile sviluppo de La Niña nel Pacifico equatoriale nei prossimi mesi. Seguendo però in particolare l’analisi effettuata dalla NOAA, l’agenzia americana, sembra possibile al 70% che La Niña possa essere dichiarata entro fine novembre, con poi un 55% di possibilità che questa possa caratterizzare anche il periodo invernale nell’emisfero boreale, ovvero da dicembre a febbraio. Come detto, alcuni dei parametri indicatori del fenomeno si sono portati infatti ormai vicinissimi alla soglia di allerta per quanto riguarda La Niña, con il trend di raffreddamento dell’Oceano che negli ultimi mesi non si è ancora fermato. Tutti i parametri sono scesi sotto le medie con anomalie negative sia nelle temperature superficiali che in profondità nel mare. Nel caso comunque La Niña si sviluppi nei prossimi mesi, i modelli sono concordi nel definere un evento piuttosto rapido come anche non intenso. […]

La Niña condizioni sempre neutrali nel Pacifico ma con anomalie negative

Sempre condizioni neutrali nel Pacifico, ma i parametri continuano a portarsi sempre più verso la soglia de La Niña. Fonte: earthobservatory.nasa.gov

La Niña, esattamente come il suo opposto, a seconda della sua intensità può avere effetti anche a livello globale, ma in particolre influenzerà il clima soprattutto delle Americhe, dell’Asia e dell’Oceania. In Asia per esempio La Niña porta ad una diversa distribuzione dei cicloni tropicali, i quali tendono ad interessare maggiormente le coste sud orientali della zona. Nel Nord America invece La Niña porta precipitazioni sopra media nel Midwest, sulle montagne Rocciose ed in generale sugli stati della West Coast, mentre sul resto degli USA il clima diviene più secco: in Canada, La Niña porta inverni più freddi e nevosi. Al contrario di El Niño poi, la stagione degli uragani tende ad essere sopra media nell’Atlantico, mentre si formeranno meno sistemi nel Pacifico. Nell’America Latina, La Niña ha un impatto disastroso soprattutto su Perù e Cile, dove solitamente si assiste a lunghi periodi siccitosi, mentre sul Brasile e sulle Ande orientali le precipitazioni saranno sopra media con il rischio di diffuse alluvioni. L’Europa non dovrebbe in particolare risentire di un evento così debole, vista già la debole correlazione tra La Niña e il clima europeo.

a cura di Martina Rampoldi

La nostra newsletter! Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto