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Nebbie in Pianura Padana, perchè e come si formano

di

centro meteo italiano

Nebbie persistenti stanno interessando in questi giorni vaste aree della Pianura Padana, ma vediamo insieme il perchè e quali sono le condizioni più favorevoli alle nebbie in Valpadana.

 

Temperature massime rilevate in Lombardia nel pomeriggio del 10 Dicembre 2016. Fonte : http://www.centrometeolombardo.com/temporeale.php

Temperature massime rilevate in Lombardia nel pomeriggio del 10 Dicembre 2016.
Fonte : http://www.centrometeolombardo.com/temporeale.php

Come tutti sappiamo un classico fenomeno che si riscontra durante la stagione invernale nelle vaste pianure del Nord Italia è la nebbia, che in questi giorni sta interessando anche durante le ore diurne vaste aree della Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte , determinando giornate grigie con temperature decisamente più basse e contenute  sia nei valori minimi che in quelli massimi rispetto alle località poste a medio ed alta quota, come oltretutto ben visibile dalla Cartina del Centro Meteo Lombardo postata qui a fianco in riferimento ai valori massimi di temperatura registrati il pomeriggio di Sabato 10 Dicembre, quando il divario termico fra pianura e rilievi prealpini è stato decisamente più marcato. Infatti la prima cosa che salta subito all’occhio è la differenza termica fra le aree di pianura interessate dalle nebbie , e le aree montuose , che si ritrovano a vivere un clima decisamente più consono al periodo primaverile che invernale.

 

Scatto satellitare di questo pomeriggio relativo al nord italia che mostra le aree della pianura padana avvolte da una coltre nebbiosa. Fonte: http://www.centrometeolombardo.com/sat/

Scatto satellitare di questo pomeriggio relativo al nord italia che mostra le aree della pianura padana avvolte da una coltre nebbiosa.
Fonte: http://www.centrometeolombardo.com/sat/

Ma perchè si verifica questa situazione? Al contrario di come molti pensano, la nebbia, specie in Pianura Padana, viene favorita da condizioni di assoluta stabilità atmosferica, ovvero quando si è in presenta di un’area di alta pressione strutturata e con una ventilazione debole o pressoche assente a tutte le quote atmosferiche,proprio come la situazione sinottica presente nelle regioni del nord italia in questi ultimi giorni.

Normalmente come tutti sappiamo la temperatura diminuisce con il salire della quota, ma in questo caso, l’alta pressione con i meccanismi di compressione ad essa collegati, si ritrova a schiacciare la massa d’aria fredda nei bassi strati , perchè, essendo una massa d’aria decisamente più pesante dell’aria calda, che al contrario è più leggera e tende a salire verso l’alto, viene schiacciata verso il suolo, determinando nel contempo un ristagno dell’umidità e favorendo quindi la formazione di uno strato inversionale, ovvero dove la temperatura tende ad invertirsi all’aumentare con la quota, motivo per cui la pianura padana in questi giorni registra temperature decisamente più invernali che sui rilievi prealpini ed alpini, dove si son rilevate massime anche di ben 12 e 13°C.

Purtroppo essendo una situazione statica,  il mancato rimescolamento delle masse d’aria che ne deriva da questa situazione favorisce anche un accumulo di particelle inquinanti , che rimangono in qualche modo intrappolate nei bassi strati determinando un’aumento degli agenti inquinanti, specie nelle grandi città che spesso si ritrovano a fronteggiare dei veri e propri blocchi della circolazione per prevenire questo problema.

Articolo a cura di Maurizio Signani.

 

 

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