Un temporale formatasi vicino Sydney lo scorso 8 Dicembre ha dato spettacolo
Fulmine nube nube a BondI Beach, l’8 Dicembre in Australia.
Fonte: https://watchers.news/2016/12/09/lightning-storm-sydney-december-8-2016/
Spettacolare tempesta di fulmini a Bondi Beach in Australia. Lo scorso Giovedi 8 Dicembre dopo una giornata in prevalenza calda con una temperatura registrata di ben 31°C durante le ore pomeridiane, forti e numerosi temporali grazie all’energia presente accumulata dal calore pomeridiano si son scatenati in serata nelle vicinanze della spiaggia di Bondi Beach, a 7 chilometri dal centro di Sydney, nel nuovo Galles del sud in Australia. Dando cosi vita ad uno spettacolo di fulmini nube terra e lampi, che in continuazione si scaricano in mare dietro alla bellissima spiaggia Australiana.
Il forte temporale, che è andato formandosi vicino alla CBD di Sydney nel tardo pomeriggio di Giovedi, è rimasto in attività per oltre 2 ore come riferito da FreeNewsAU, un portale indipendente di notizie sul Maltempo con sede a Sydney. E da quanto hanno riportati i media locali, un fulmine sarebbe caduto anche in prossimità della CBD con la gente che si è trovata costretta improvvisamente a scappare e correre per trovare un riparo. Nel corso della serata ove imperversavano i temporali, sono stati osservati numerosi fulmini nube terra e nube nube, fra cui alcuni ramificati fra loro e piuttosto rari da vedere, che prendono il nome di “Anvil Crawlers”.
Il clima dell’Australia è piuttosto mutevole, dominato da correnti d’aria calda e alte pressioni subtropicali. In questo periodo dell’anno è quindi piuttosto normale avere a che fare con un tipo di clima caldo unito a fenomeni temporaleschi e violenti. l’Australia infatti si trova nell’emisfero Australe, dove l’estate in questo periodo delll’anno è la stagione dominante. Questa stagione dura infatti da Dicembre sino a Febbraio, ove il sole splende in cielo regolarmente con un tipo di caldo non eccessivo, favorendo la formazione spesso di forti rovesci e temporali.
Articolo a cura di Maurizio Signani.
