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Supercella in Oklahoma: video in timelapse dell’avvicinamento del muro d’acqua

di

centro meteo italiano

Video in timelapse della supercella, ovvero il sistema temporalesco più potente, che si è formata in Oklahoma lo scorso 26 maggio 2015.

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Supercella in Oklahoma: video in timelapse dell’avvicinamento del muro d’acqua – 28 agosto 2015 – Nell’imaginario comune, oltre a uragani e tornado, se si pensa a delle tempeste violente subito andiamo con la mente a quelle incredibili formazioni a forma di navicelle spaziali che molte foto e filmati riprendono nelle vaste aree pianeggianti degli Stati Uniti, tra gli Appalachi e le Montagne Rocciose, famose per l’intenso maltempo e i fenomeni violenti che soprattutto in primavera si abbattono sulla zona. Le supercelle, nome scietifico di questi fenomeni, sono le celle temporalesche più potenti e potenzialmente più pericolose: un esempio è fornito dal video di seguito, girato in Oklahoma lo scorso 26 maggio 2015 (credits: severestorm.com.au), che mostra la genesi di una supercella con il suo progressivo avvicinamento al punto di osservazione. Ma cos’è esattamente una supercella?  Si tratta di un temporale caratterizzato dalla presenza di una rotazione interna, ovvero di un mesociclone con dimensioni orizzontali che vanno dalle poche centinaia di metri fino anche a qualche chilometro. Le supercelle si muovono autonomamente e di rado sono inglobate in sistemi convettivi a larga scala e riversano al suolo grandi quantità di pioggia e grandine, come successo in Oklahoma, con chicci grossi come palle da tennis, nonchè spazzano le località interessate con forti venti. La formazione di una supercella avviene quando si ha la coesistenza di tre diversi fattori, ovvero venti umidi e miti nei bassi strati, rotazione e “wind shear”, letteralmente “taglio del vento”, cioè una variazione in intensità e direzione del vento, in quota e una piccola inversione termica che faccia da tappo allo sviluppo verticale della nube (la quale potrà distruggersi con l’arrivo di aria più fredda, rendendo la massa d’aria più instabile): in questo modo, forti correnti ascensionali sollevano l’aria avvitandola nello stesso momento lungo un asse verticale, formando così un mesociclone, e in definitiva una supercella.

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