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Giovedì 28 Marzo
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Uragani: Un nuovo sistema di monitoraggio ne aiuterà il loro studio

di

centro meteo italiano

Nuovi veicoli spaziali lanciati in orbita dalla Nasa faciliteranno lo studio delle tempeste tropicali

8 Satelliti CYGNSS lanciati a bordo di questo razzo Pegasus XL sopra l'Oceano Atlantico al largo di Daytona Beach, in Florida. Fonte: https://www.nasa.gov/press-release/new-nasa-hurricane-tracking-mission-on-track

8 Satelliti CYGNSS lanciati a bordo di questo razzo Pegasus XL sopra l’Oceano Atlantico al largo di Daytona Beach, in Florida.
Fonte: https://www.nasa.gov/press-release/new-nasa-hurricane-tracking-mission-on-track

Uragani: Un nuovo sistema di monitoraggio ne aiuterà il loro studio.  I cicloni e gli Uragani fanno parte di quella categoria di fenomeni violenti e altamente distruttivi che l’atmosfera è in grado di produrre. Proprio per questo motivo tali fenomeni son sempre stati sottoposti a casi di studio da parte degli scienziati della Nasa per cercarne di capire cosa succedesse al loro interno, specie per facilitarne la loro previsione e la loro traiettoria che sino all’ultimo momento, nonostante la grande mole di modelli di simulazione atmosferica disponibili rimane quasi sempre molto incerta.

La Nasa ha confermato Venerdi mattina che tutti gli 8 veicoli spaziali della loro ultima missione di Scienze della Terra sono in ottima forma, ed il  Global Navigation Satellite System Cyclone (CYGNSS) fornirà a loro , grazie alla tecnologia avanzata presente, tutti gli strumenti per vedere e studiare le tempeste tropicali e gli uragani come mai prima d’ora, misurandone le porzioni più violente e dinamiche. Infatti la costellazione di satelliti CYGNSS è stata progettata per fare misurazioni frequenti e accurate dei venti in superficie dell’Oceano sino all’interno di un Uragano. Comprese le regioni attorno all’occhio dove agiscono intense bande di precipitazioni accompagnate da fortissime raffiche di vento, cosa che dallo spazio precedentemente non si poteva misurare. CYGNSS riuscirà a fare questo spiegano, utilizzando i segnali diretti e riflessi dai satelliti GPS esistenti , in modo da ottenere cosi le  stime di velocità del vento di superficie sopra l’Oceano.

 

Si riuscirà in questo modo ad ottenere importanti indicazioni circa la velocità del vento di un Uragano, un importante indicatore di intensità di una tempesta, come spiega Christopher Ruf, ricercatore principale presso l’Università del Michigan del Dipartimento di clima e Scienze dello Spazio e Ingegneria ad Ann Arbor. Questo programma si concentra principalmente per migliorare la comprensione dello stato attuale della Terra e del suo complesso sistema dinamico, e consentirne un miglioramento continuo nella previsione dei cambiamenti climatici futuri.

Articolo a cura di Maurizio Signani.

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