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Sabato 23 Marzo
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Golfo di Napoli, scoperti in mare sei nuovi vulcani: “Si tratta di altre bocche del Vesuvio”

di

centro meteo italiano

Durante alcune rilevazioni nelle acque del golfo di Napoli sono stati individuati sei nuovi vulcani. Si tratta di sei bocche del Vesuvio mai osservate in precedenza

Golfo di Napoli: scoperti in mare sei nuovi vulcani

Golfo di Napoli, scoperti in mare sei nuovi vulcani: “Si stratta di altre bocche del Vesuvio 

Golfo di Napoli, scoperti in mare sei nuovi vulcani: “Si tratta di altre bocche del Vesuvio” – Nelle acque del golfo di Napoli è stata appena fatta una scoperta eccezionale. Durante la campagna oceanografica denominata Safe2014, portata avanti da una squadra di ricercatori dell’Ingv, dell’Università Federico II di Napoli e del Cnr, sono stati individuati,  sei nuovi vulcani. Precisamente, si tratta di sei bocche del Vesuvio mai osservate in precedenza, nonostante si trovino a meno di tre chilometri dalla costa, nel tratto di mare compreso tra Ercolano e Torre Annunziata. I vulcani appena scoperti hanno un diametro di 800 metri circa.[…]

Alcune di queste bocce si sono aperte circa 19 mila anni fa, altre invece, si sono formate più recentemente. Tutte sono state sepolte dalla vegetazione marina, ad una profondità che va dai cinque ai venti metri. Ad occuparsi della vicenda, anche la prestigiosa rivista scientifica Geophysical Reserch Letters che ha descritto la struttura di questi nuovi vulcani scoperti nel golfo di Napoli. “Abbiamo registrato nuovi punti di emissioni di anidride carbonica nel Golfo. Ciò è abbastanza comune in aree geotermali e vulcaniche come quella di Napoli. Qui, però, abbiamo scoperto sei strutture vulcaniche (coni e duomi) finora sconosciute.[…]

Sono stati identificati, inoltre, i fronti delle colate laviche del Vesuvio che si sono riversate in mare in età prevalentemente medioevale”, ha spiegato Guido Ventura, ricercatore dell’Ingv. “La scoperta non aggiunge pericolosità a questo vulcano – continua lo scienziato – il cui rischio maggiore resta senz’altro collegato alla bocca principale del Vesuvio. Se queste bocche dovessero riattivarsi, le eruzioni avrebbero energia bassa e creerebbero problemi soprattutto alla navigazione”.

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