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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia emette un comunicato informativo sull’andamento dello sciame sismico tra Umbria, Marche e Lazio

di

centro meteo italiano

L’INGV spiega nel comunicato le dinamiche con cui si stanno manifestando i sismi a confine tra Lazio, Umbria e Marche

La mappa della pericolosità  sismica sovrapposta agli eventi maggiori registrati finora - fonte: https://ingvterremoti.wordpress.com/

La mappa della pericolosità sismica sovrapposta agli eventi maggiori registrati finora – fonte: https://ingvterremoti.wordpress.com/

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia emette un comunicato informativo sull’andamento dello sciame sismico tra Umbria, Marche e Lazio oggi 25 agosto 2016 – Prosegue senza sosta l’intenso sciame sismico che sta interessando le aree a confine tra Umbria, Marche e Abruzzo, con le ultime due regioni più colpite in assoluto in termini di danni e numero di vittime. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia continua a seguire da vicino l’andamento e la propagazione dei sismi. In tal senso, riportiamo integralmente il comunicato emesso dall’ente ed aggiornato costantemente per tenere informata la popolazione sull’evoluzione della sequenza << ”La zona interessata dalle repliche (aftershocks), che in prima approssimazione rappresenta l’estensione della faglia attivata, è pari a circa 25 km ed è allineata in senso NNO – SSE. Questa dimensione è coerente con un terremoto di magnitudo 6. La mappa di scuotimento del terremoto più forte, calcolata con i dati delle reti accelerometriche dell’INGV e del Dipartimento della Protezione Civile, indica uno scuotimento del terreno relativamente più alto nella zona Nord-Occidentale (CONTINUA A PAGINA 2)  […]

I valori di picco più alti registrati sono pari a circa il 45% di g alla stazione della Rete Accelerometrica Nazionale di Arquata del Tronto, a 11 km dall’epicentro. Il terremoto avvenuto questa notte nella zona dell’Appennino centrale alle ore 3:36 (ora italiana) ha avuto epicentro in provincia di Rieti (vicino Accumoli) ed ha interessato anche le province di Perugia, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo. I comuni più vicini all’epicentro sono: Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto. La magnitudo locale (Richter) del terremoto è pari a 6.0. La magnitudo momento Mw, calcolata con l’analisi delle forme d’onda della Rete Sismica Nazionale, è pari a 6.0. Secondo i questionari arrivati fino a questo momento sul sito http://www.haisentitoilterremoto.it/, il terremoto di questa notte è stato risentito in gran parte dell’Italia centrale. Di seguito la mappa (aggiornata alle ore 06:53) che mostra la distribuzione dei risentimenti sul territorio in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg).   

Il meccanismo focale indica il movimento di una faglia di tipo estensionale con piani orientati NNO-SSE, in coerenza con la distribuzione degli aftershocks e con il regime tettonico dell’Appennino. L’area è stata colpita da forti scosse di terremoto nel passato. I principali terremoti storici sono avvenuti nel 1639 (Magnitudo 6.2), 1646 (Magnitudo 5.9) e nel 1703 (Magnitudo 6.9) (fonte: CPTI15).  Le profondità ipocentrali delle repliche sono modeste, quasi tutte entro i primi 10 km. I turnisti della sala sismica stanno localizzando i principali aftershocks della sequenza, concentrandosi al momento su quelli più forti. Alcune squadre di ricercatori e tecnici dell’Istituto sono sul terreno per installare reti temporanee di monitoraggio ad integrazione della rete permanente>>”.

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