Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Giovedì 18 Aprile
Scarica la nostra app

Sisma, in prossimità dell’epicentro suolo ribassato di 20 centimetri

di

centro meteo italiano

Terremoto nel Centro Italia, il suolo si è abbassato di oltre 20 cm. Lo riportano i dati satellitari ottenuti dai ricercatori di Ingv e Cnr 26 agosto 2016

La mappa diffusa dall'Ingv e dal Cnr ottenuta in base ai rapporti preliminari derivanti da satellite - fonte: INGV/CNR

La mappa diffusa dall’Ingv e dal Cnr ottenuta in base ai rapporti preliminari derivanti da satellite. Intorno all’area epicentrale si evidenzia un ‘vuoto’ di circa 20 centimetri – fonte: INGV/CNR

Sisma, in prossimità dell’epicentro suolo ribassato di 20 centimetri 26 agosto 2016 – Parallelamente alle macchine di soccorso, all’operatività dei mezzi del volontariato e alle continue ricerche da parte dei Vigili del Fuoco ancora in atto tra le macerie nel reatino, anche ricercatori, esperti e sismologi sono a lavoro per l’acquisizione di un maggior numero di dati possibili finalizzati allo studio e agli effetti del forte terremoto M 6.0. L’abbassamento del suolo è uno dei primi che da subito riscontrabile. I principali enti di ricerca (Ingv e Cnr), in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno effettuato a partire dalle ore successive al violento sisma di magnitudo 6, dei rilievi tramite l’utilizzo di specifici strumenti satellitari e gps. Dalle analisi preliminari risulta pertanto che il suolo in prossimità dell’area epicentrale (Accumoli) risulta abbassato di circa 20 centimetri, come anche mostrato nell’immagine a fianco.

”La faglia sorgente del terremoto di Amatrice si colloca a pochi chilometri di profondità nella zona compresa tra Amatrice e Norcia, passando sotto Accumuli. Si tratta di un piano di frattura lungo circa 25 km che si immerge verso sud ovest (verso Rieti) con una inclinazione di 50°. Tale piano corrisponde ad una faglia in parte già nota da studi geologici di superficie. La conoscenza di dettaglio della posizione e delle caratteristiche delle sorgenti sismiche è un elemento fondamentale per la gestione dell’emergenza ed è importante anche per la redazione di mappe di pericolosità sismica sempre più affidabili”. A precisarlo è Stefano Salvi, dell’Ingv.

Così Riccardo Lanari, direttore del CNR-IREA, spiega come sono state ottenute le prime immagini: “Utilizzando i dati del satellite giapponese ALOS 2, ottenuti tramite progetti scientifici, un team di ricercatori di CNR e INGV ha misurato con alta precisione i movimenti permanenti del suolo originati durante il terremoto, utilizzando la tecnica dell’Interferometria Differenziale. Essa consente, confrontando immagini radar acquisite prima dell’evento con immagini successive al sisma, di rilevare deformazioni della superficie del suolo con accuratezza centimetrica. In particolare, è stato evidenziato un abbassamento del suolo a forma di cucchiaio che si estende per circa 20 Km in direzione Nord ed ha un valore massimo di circa 20 centimetri in corrispondenza dell’area di Accumoli”.

La nostra newsletter! Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto