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Giovedì 14 Marzo
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Terremoto, l’analisi delle faglie del Mugello

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Terremoto Centro-Italia, faglie attive sull’Appenino tosco-emiliano: rischio zona Mugello

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Terremoto Centro-Italia, faglie attive sull’Appenino tosco-emiliano: rischio zona Mugello

Terremoto, l’analisi delle faglie del Mugello

Ormai, è ben noto il pericolo dello sciamo sismico che da Agosto scorso sta attraversando la dorsale appenninica del nostro Paese. Terremoto che, stando ai rilevamenti ed alle ipotesi degli esperti, potrebbe interessare anche il versante tosco-emiliano, in particolar modo la zona del Mugello, ovvero quelle alture tra il fiorentino ed il bolognese. Proprio su questo argomento, pubblicata sul portale locale okmugello.it, vi riportiamo un’accurata analisi del Dott. Giacomo Corti, geologo e docente all’Universita di Firenze e conoscitore del territorio. “All’interno di una determinata area, eventi come quelli che stiamo osservando in questi giorni avvengono su scale di tempo che si misurano in decine o centinaia o addirittura migliaia di anni: terremoti di tali proporzioni risultano quindi eventi improvvisi, ma in grado di modificare in un attimo il destino di intere comunità”.

“Tuttavia, anche se per la complessità del processo la previsione temporale dei terremoti rimane impossibile, abbiamo un quadro ragionevolmente chiaro di quali siano le dinamiche deformative del nostro territorio e quali siano le zone a maggior rischio sismico. In tali aree, una sensibilizzazione relativa ai potenziali rischi legati al terremoto e una prevenzione accurata sono quindi elementi basilari per ridurre l’impatto di questi rischi geologici. Come sappiamo, e come abbiamo letto molto in questi giorni, il Mugello rientra in una di quelle aree dove il rischio sismico è reale. I terremoti del passato ci dicono infatti che forti eventi sismici, di magnitudo comparabile a quelle che caratterizzano l’attuale sequenza del Centro Italia, sono possibili in futuro”.

“E per questo occorre sempre tenere alta l’attenzione su questi rischi geologici perchè essere preparati è il modo migliore per prevenire e ridurre le conseguenze di un terremoto. A tale scopo, cerchiamo di fornire indicazioni sul potenziale sismico del nostro territorio, di capire la dinamica che regola gli eventi sismici in Appennino, paragonandoli poi con quelli storici in Mugello. Anche per fare cercare di fare chiarezza su molti aspetti di quello che sta succedendo in Centro Italia e per capire meglio la fattiva prevedibilità di una possibile prosecuzione degli eventi attuali verso il nostro territorio”.

A cura di Angelo Maria Castaldo

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