Secondo l’INGV non c’è di che preoccuparsi dopo la scossa di magnitudo 2.4 presso il Vesuvio
Terremoto Vesuvio, secondo l’INGV l’evento rientra nella norma – Ai microfoni della stampa che lo ha intercettato dopo il sisma di 2.4 che ha interessato il Vesuvio, il direttore dell’osservatorio vesuviano dell’INGV, Giuseppe De Natale, ha spiegato la posizione ufficiale dell’Istituto in merito alla scossa che ha messo in allarme molti comuni vesuviani: ‘E’ stato un tipico terremoto vesuviano che noi esperti definiamo di ordinaria amministrazione; è stato leggermente più forte di quelli che di solito si verificano nella zona, ma con un’intensità che ha superato la soglia limite di magnitudo 2, quindi un po’ più forte di quelli che accadono solitamente, e per questo motivo abbiamo inviato la nota alla protezione civile, come da prassi. Anche da Roma, l’INGV ha inserito la scossa nel catalogo proprio perché ha superato la magnitudo 2.0. E’ probabile che la popolazione vesuviana si sia allarmata dopo aver ricevuto la notifica della notizia della scossa. In pochi possono averlo sentito, prima della notifica della scossa dell’INGV non ha telefonato nessuno, poi hanno telefonato in tanti, ma non avevano avvertito la scossa, bensì avevano visto la segnalazione e si sono allarmati. L’area di risentimento sismico è stata molto piccola”.
Terremoto Vesuvio 5 maggio 2015
Insomma, soltanto panico motivato dalla dicitura ufficiale ‘Vesuvio’ sulle mappe, ma in generale si è trattato di un evento di ordinaria amministrazione e tra le altre cose scarsamente avvertito dalla popolazione. Il Vesuvio, spiega De Natale, è si attivo e pericoloso in caso di eruzione, ma a livello sismico non ha storicamente prodotto mai forti terremoti.
