Della Bordella dei Ragni di Lecco “dona” la sua attrezzatura per la Protezione Civile
Matteo Della Bordella si schiera al fianco della Protezione Civile: l’alpinista de I Ragni di Lecco, come riportato da Lecconotizie.com, ha deciso di “donare” la sua attrezzatura da scalatore in favore dei più bisognosi. Sarà dunque possibile avere tra le mani alcuni degli attrezzi e degli indumenti (e tanto altro) utilizzati da Della Bordella durante le sue numerose spedizioni ad alta quota in cambio di una donazione che sarà devoluta in beneficenza alla Protezione Civile per operazioni di solidarietà. Una bella idea soprattutto in questo momento di difficoltà per via dell’espansione del coronavirus.
Il comunicato di Della Bordella
“Cari amici – recita il suo post sui social – in questo momento di emergenza ho pensato ad un’iniziativa per chiunque volesse e potesse aiutare, facendo una donazione sul conto della Protezione Civile – ha annunciato via social -. A chi donerà almeno 100 euro ho deciso di regalare, se lo vorrà, un pezzo di attrezzatura per me significativo utilizzato durante una salita importante. Ci tengo subito a chiarire che questo non è né un ‘mercatino dell’usato’ (non mi assumo responsabilità qualora qualcuno decidesse di usare questi articoli), né una ‘operazione svuota-cantina’, né tantomeno un’asta, ma semplicemente un’idea per provare ad aiutare chi ne ha bisogno, regalando dei ricordi per me importanti”.
Come effettuare la donazione
Per ottenere l’attrezzatura personale di Matteo Della Bordella basta inviare un messaggio Facebook al suo profilo ufficiale, la prova di bonifico di almeno 100 euro effettuato sul conto della Protezione Civile e l’indirizzo di spedizione. Ecco i dati per il versamento:
Banca Intesa Sanpaolo Spa
Filiale di Via del Corso, 226 – Roma
Intestato a Pres. Cons. Min. Dip. Prot. Civ.
IBAN: IT84 Z030 6905 0201 0000 0066 387
BIC: BCITITMM
Alex Txikon si ferma: “Ho bisogno di una pausa dall’inverno”
Lo scalatore spagnolo Alex Txikon, tra i più attivi degli ultimi anni, ha parlato delle sue ultime scalate e dei progetti futuri che lo vedranno ad alte quote nei prossimi mesi, quando l’emergenza coronavirus (si spera) sarà superata. Il basco ha però lasciato intendere che potrebbe prendersi una pausa dalle scalate. Ecco una parte della sua intervista ai microfoni di Montagna.tv.
I risultati in Himalaya ed Everest
“Sono molto soddisfatto – ha detto Txikon – della prima parte di spedizione in Antartide. Abbiamo trascorso 9 giorni su quella penisola antartica aprendo due nuove vie. É stato stupendo anche sull’Ama Dablam e sull’Everest, qui però serbo un po’ di delusione perché voluto raggiungere la vetta dell’Everest in inverno e senza ossigeno. La missione è stata resa impossibile dalle condizioni meteo incontrate: la temperatura più bassa registrata è stata di -25°C, solitamente però al campo base non si scendeva oltre i -8°C… e poi molta acqua nei torrenti come fossimo già a marzo e il pericolo valanghe. Non aveva senso continuare, troppo pericoloso”.
I nuovi obiettivi e il possibile stop alle scalate
Quando tornerà “in missione” Alex Txikon? Difficile dirlo al momento, sì per l’emergenza coronavirus ma anche per la volontà dello stesso alpinista basco. “Le spedizioni invernali sull’Everest sono molto difficili – ha precisato – richiedono tempo e organizzazione, scalare per giorni con quelle condizioni è veramente tosta. Vedremo… ma per ora non voglio immaginare una nuova spedizione. In generale credo di aver bisogno di una pausa, forse proprio dall’inverno. Come ho già detto, vedremo.”
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.