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Giovedì 14 Marzo
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Incidenti in montagna, disgrazie dalle Alpi al Pamir: oltre 5 morti e 160 feriti per un temporale in Polonia

Tra i morti anche il forte himalaysta Rumeno Zsolt Torok. Altre disgrazie sulle Dolomiti, sul Cervino e sul Pik Pobeda. Un bambino cade da 9 metri a Cortina.

Incidenti in montagna, disgrazie dalle Alpi al Pamir: oltre 5 morti e 160 feriti per un temporale in Polonia
Zsolt Torok, uno degli scalatori scomparsi - Foto RomaniaJournal.ro

Polonia, 5 morti e oltre 100 feriti per un temporale

Disgrazia sulla frequentatissima cima di Giewont (1.895 metri di altezza), non lontana da Zakopane, la più famosa località del turismo montano in Polonia (al confine con la Slovacchia). Una scarica di fulmine ha colpito, verso le prime ore del pomeriggio, una croce metallica folgorando un centinaio di escursionisti. Poi il seguito delle scariche. Un’altra morte poco lontano nel versante slovacco. Per i feriti gravi ustioni alla testa. Numerosi gli interventi con gli elicotteri.

Romania, Zsolt Torok morto mentre si allenava sui Carpazi

É stato trovato morto l’himalaysta Zsolt Torok (45 anni) mentre si allenava nelle montagne di casa nei Carpazi meridionali, precisamente sul Negoiu (2.535 m). A causare l’incidente, secondo le ricostruzioni, il cedimento di una roccia. Torok è diventato famoso nel mondo dell’alpinismo per aver asceso sia il Cho Oyu che il Nanga Parbat per la ruta Shell sul versante Rupal. Inoltre importante la prima salita assoluta sul Saldim Ri (6374m) o Peak 5, non lontano dal Makalu, una difficile parete di livello 6°+. L’ottobre scorso, inoltre, Torok ha aperto una nuova via sul Pumori (7161m), versante sud-est che gli è valso il Piolet d’oro.

Dolomiti, morto per la caduta di un sasso sulle Tre Cime di Lavaredo

Sulle Dolomiti un alpinista di 23 anni è morto mentre stava scalando la cima ovest di Lavaredo (era a circa 2750 metri) per la via Petri Heil. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo verso le 13 è stato colpito da un masso staccatosi dalla parete. Vano l’intervento del soccorso alpino e dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites: l’alpinista è deceduto sul colpo.

Dolomiti, cade dalla ferrata sulla Schiara

Precipitato un escursionista francese di 53 anni, che forse si era legato male, mentre percorreva in fase di discesa la ferrata sulla Schiara nelle dolomiti, zona pieve di Cadore. Faceva parte di un gruppo di 5 persone connazionali.

Cortina, bambino precipita da 9 metri: grande paura

Attimi di terrore in una palestra di Cortina. Un bambino di 6 anni è salito di nascosto senza assicurazione sulla parete di arrampicata ed è caduto da un’altezza di 9 metri. Cadendo ha subito forti traumi alla schiena. Portato d’urgenza a Belluno, non ha riportato lesioni gravi.

Cervino, muore per malore per alpinista Bielorussa

Katsiaryna Klimanskaya, alpinista bielorussa di 33 anni, è morta sul Cervino a causa di un malore. Il compagno di cordata ha rilasciato tali parole: “Era sfinita, diceva che era senza forze. Si è accasciata a terra e non ha reagito. Allora sono salito fino a Capanna Carrel per cercare aiuto, ma era vuota. Così ho provato a dare l’allarme via radio. Nessuno rispondeva. Ho preso una coperta e sono tornato da lei. Dopo una mezzora mi sono reso conto che era morta”. Il corpo della donna è stato recuperato questa mattina dai tecnici del soccorso alpino valdostano che hanno raggiunto il punto in cui si trovava, un centinaio di metri sotto alla capanna Carrel, a 3.835 metri di altezza. Il mese scorso anche un alpinista sud coreano era morto (precipitato) sul Cervino.

Pik Pobeda, abbandonate le ricerche: dichiarati morti tre alpinisti russi

Sono state abbandonate le ricerche dei tre forti alpinisti russi sul Pik Pobeda (7439m) in Kirghistan, uno dei 7000 più difficili al mondo, da non confondersi con l’omonima cima in Siberia scalata in inverno recentemente da Simone Moro e Tamara Lunger. I tre forti scalatori erano Murat Otepbaev, Alexander Chechulin e Andrei Korneev, guide con grandi esperienza in alta quota. Checulin era stato già dichiarato morto giorni fa per edema polmonare dagli stessi compagni di cordata. Il maltempo ha reso difficili le ricerche. I russi avevano con loro poco cibo e gas.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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