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Venerdì 15 Marzo
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K2, la spedizione di Kawasaki abbandona: troppe valanghe. Anche un italiano sulla montagna selvaggia

Tutti gli aggiornamenti dalle spedizioni sul K2: diversi italiani impegnati in Pakistan

K2, la spedizione di Kawasaki abbandona: troppe valanghe. Anche un italiano sulla montagna selvaggia
Rischio valanghe oggi e nei prossimi giorni; foto di repertorio - fonte Ali Musa Facebook

Spedizione Giapponese – Pakistana

Mentre la maggior parte dei 164 alpinisti che hanno chiesto il permesso per salire sul K2 deve ancora giungere al Campo base delle seconda montagna più alta della terra, la spedizione Giapponese – Pakistana guidata da Hiroshi Kawasaki (con i forti pakistani Ali Musa, Ali Shah e Aziz Baig) e che era giunta alle pendici del K2 ai primi di giugno, ha dichiarato la fine della spedizione a causa delle continue valanghe che si sono poste tra loro e il vertice del monte. Questo è quanto scrive Ali Musa sui social (tradotto):

Il comunicato di Ali Musa

“Il 19 giugno 2019 enormi valanghe hanno seppellito la nostra spedizione per la rotta delle SSE giapponesi, tra corde e attrezzatura per l’arrampicata. Per fortuna stiamo tutti bene. Il capo della spedizione ha deciso di andarsene. Essendo la prima spedizione della stagione sulle montagne del Karakorum, affrontiamo molti problemi a causa del clima pessimo: neve fresca ininterrotta da Goro 2 a Concordia, attraverso BC K2, campo base e neve profonda circostante, ogni giorno il nostro personale della cucina ha tagliato il ghiaccio per sciogliere l’acqua per cucinare. I miei migliori auguri alla squadra di Mikon e alle altre spedizioni”.

Valerio Massimo di Roccasecca: anche lui sul K2

Tra le spedizioni commerciali sul K2 è stato invitato anche Valerio Massimo di Roccasecca, parente del Duca degli Abruzzi che è già salito sull’Everest anni fa (precisamente nel 2009). Raggiungerà, presumibilmente con la Madison Mountaineering, il campo base il 30 giugno. Ha costituito un blog che alimenterà la moglie Alix e che è possibile consultare sul sito www.vmk2.net.  In quest’altro, invece, si può rivedere il racconto fotografico dell’Everest del 2009: http://www.vmeverest09.com/.

Gli italiani saranno molto presenti in Pakistan. Ricordiamo Cala Cimenti sul Nanga Parbat (è giunto al campo 3) e Mattia Conte sempre sul Nanga che ancora non è arrivato al Campo base. Ma ci sono anche Vielmo sul Broad Peak e Confortola sul Gasherbrum 2 (quest’ultimo dovrebbe aver raggiunto oggi il Campo base).

Gli altri protagonisti sul K2

Mike Horn, con lo svizzero Fred Roux, è giunto al campo base del K2. Lo ha annunciato con un video su Instagram. Per l’esploratore sud africano è il terzo tentativo.

Suhajda Szilárd e Klein Dávid, cordata ungherese, è in cammino verso il campo Base via normale senza ossigeno.

Adrian Ballinger, Esteban Topo Mena e Carla Perez sono ancora a Skardu. Le ultime news li danno in albergo alle prese con l’impacchettamento del materiale. A breve andranno in jeep direzione Askole. Anche per loro via normale senza ossigeno.

Il tedesco Herbert Hellmuth, il canadese Louis Rousseau e lo scozzese Rick Allen  affronteranno una missione in Pakistan. Hellmuth è al secondo tentativo.

Lo svedese Fredirik Strag è al suo quarto tentativo senza ossigeno.

La sivigliana Lina Quesada Castro due giorni fa era ancora a Skardu.

Moses Fiamoncini, il brasiliano in vetta al Lhotse ed Everest, non ha ancora comunicato nulla. Si presuppone che non sia ancora giunto in Pakistan. Vediamo se riuscirà a salire senza ossigeno.

Waldemar Kowalewski, polacco e già sul K2 lo scorso inverno con la spedizione di Txikon, sarà della partita. Questo inverno proverà il G2.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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