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Martedì 12 Marzo
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Nirmal Purja conquista il Cho Oyu; Lhotse e Everest, primi abbandoni

Il Gurkha nepalese conquista la sesta montagna più alta del mondo: è il primo ottomila della stagione autunnale e il 12° del suo "Project Possible" | La spedizione polacca abbandona il Lhotse

Nirmal Purja conquista il Cho Oyu; Lhotse e Everest, primi abbandoni
Nirmal Purja conquista il Cho Oyu; Everest, prima abbandoni - Foto Instagram

Nirmal Purja e il suo “Project Possible”

Il gurkha nepalese Nirmal Purja ha conquistato questa mattina il suo dodicesimo ottomila con la squadra sherpa che lavora per la spedizione commerciale. É salito in vetta con il suo compagno di spedizione Geshman Tamang, oltre che con alcuni sherpa delle spedizioni commerciali tra cui Esteban Topo Mena.

Ora Purja è in fase di discesa, pronto per prendere l’elicottero e volare al Campo Base del Manaslu dove la via è attrezzata (ormai fino a Campo 4, oltre 7000m di altezza) dagli sherpa delle spedizioni commerciali. Il suo tentativo di vetta partirà già da domani.

Dopo il Manaslu gli mancherà solo lo Shisha Pagma. Lì sarà difficile per Nirmal ottenere il permesso di scalata. Le autorità cinesi non hanno intenzione di rilasciare alcun permesso di scalata per quest’anno, dati i numerosi decessi delle stagioni passate. A riguardo le autorità nepalesi stanno facendo pressioni sull’Associazione di Alpinismo Cinese. Un funzionario cinese ha confermato che c’è una piccola possibilità di ottenere il permesso. 

Everest -Lhotse troppi pericoli verso campo 1. Le spedizioni abbandonano

Prime rinunce nella spedizione di Garrett Madison all’Everest. Abbandonano i famosi scalatori Joe Vernacchio e Tim Emmet a causa dell’elevato rischio dovuto alla presenza di un serracco enorme. Ecco il messaggio di Tim:

Per tutta la vita ho cercato e vissuto il rischio. Cerco di prendere buone decisioni in ambienti potenzialmente pericolosi usando l’istruzione e il mio istinto di intimità come guida. Ho perso troppi amici per chiudere un occhio e perorare l’ignoranza.

Ieri gli Sherpa sono finalmente arrivati ​​al Campo 1, è così bello! Ma al loro ritorno hanno mostrato le immagini di un seracco distaccato molto grande (200-300 piedi) che incombe a circa 3000 piedi sopra il nostro percorso fino alla cascata di ghiaccio. Nel 2014 un seracco più piccolo che era anche molto più in basso sul viso, si interruppe e uccise 16 Sherpa!

Mettendo insieme due e due, sono stato a letto ieri sera, sveglio per la maggior parte contemplando la nostra prossima mossa, sapendo che non c’era modo in cui potevo permettere a me stesso e a qualsiasi membro del nostro team di essere sottoposto a questa potenziale catastrofe.

Dopo una lunga chiacchierata con Joe Verraccio e Garrett Madison questa mattina, sia @mountainhardwear che io abbiamo deciso di porre fine al nostro tentativo sull’Everest per questa stagione. L’alpinismo ha i suoi rischi che devono essere accettati per poter andare avanti, ma questo particolare è molto fuori dalla norma e un gioco di roulette, con molti proiettili.

Sicuramente sono completamente distrutto dal perdere questa occasione di sperimentare qualcosa di cui sono stato curioso per gran parte della mia vita, ma quando vedi una bandiera rossa, prendi nota e fai delle buone scelte.

Grazie mille per avermi seguito e supportato in questa ricerca, spero che ci saranno molti altri a venire 😉👌🙏🙏🙏 @mountainhardwear @ mhweverest2019 Grazie per la foto @andrzejbargiel, buona fortuna con la tua ricerca spero che tu possa farcela”.

Lhotse

La forte spedizione polacca che doveva tentare la salita al Lhotse, come allenamento per il tentativo del K2 in invernale, si è ritirato per l’alto rischio di seracchi all’interno della seraccata del Khumbu. Lo ha annunciato in un post su Facebook il capospedizione Marcin Kaczkan. Conseguentemente anche Fronia rinuncia al suo tentativo in solitaria sull’Everest.

Manaslu, tutto pronto per il tentativo di vetta

A breve dovremo avere le prime spedizioni in vetta al Manaslu, montagna affollatissima quest’anno. Ecco tutti i presenti:

Sulla montagna ricordiamo il forte team italiano con François Cazzanelli e Marco Camandona (salita per via Kukuscka-Hejzer) e la sciatrice Cristina Piolini. La spedizione dei veterani italiani con Romano Benet, Nives Meroi ed Erri de Luca. La Andorrana Stefi Truget, il pakistano Ali Sadpara (come guida) la polacca Magdalena Gorzkowska, l’ungaro Ferenc Lengyel, i polacchi Pawel Michalski e Paweł Kopeć e la spedizione di Mingma David Sherpa con J. Snorri e Gao Li, di allenamento per il K2 in invernale. Presente anche una spedizione austriaca con Stefan Fritsche, la cordata iraniana composta da Zahra Nemati e Amin Dehghan, una squadra rumena e una lituana. L’israeliana Tatiana Abramson vorrà essere la prima donna del suo paese in vetta al Manaslu. Il team cileno formato da Carlos Espinosa Dahms, Ernesto Olivares Miranda e Rodrigo Yaitul.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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