Nirmal Purja in vetta al Dhaulagiri
È ufficiale: il gurkha nepalese, prima di volare al Kangchenjunga, è salito in condizione estreme e senza ossigeno anche in vetta alla montagna bianca (8167m), settima vetta più alta della terra. Con lui il suo forte team di Sherpa.
Continua il Project Possible 7/14
Adesso il suo “Project Possible 7/14” non pare più un’utopia: Nirmal ha dimostrato una grande forza e un’ottima esperienza, specialmente nelle ultime due vette. Una senza ossigeno e con cattive condizioni (nel Dhaulagiri ricordiamo che è pure difficile trovare la via della vetta), l’altra, il Kanche, conquistato in due soli giorni.
Il suo messaggio: “Dhaulagiri cinque volte più duro dell’Annapurna”
“Sono onesto, il Dhaulagiri è stato cinque volte più duro dell’Annapurna a causa delle condizioni meteo. Abbiamo raggiunto la vetta abbastanza tardi, alle 18.00 del 12 maggio. Andavamo avanti solo quando il vento era meno forte. Abbiamo cominciato a scendere verso le 19.00 durante la notte per prendere l’elicottero che dal campo base ci portava al Kangchenjunga il 13 di maggio”.
Il messaggio di Nirmal Purja: “Ora tenterò altre vette”
“Molte grazie a Sobit Gauchan per averci recuperato al Campo Base del Dhaulagiri nonostante il tempo pessimo e rilasciati al campo base del Kangchencjunga. Ho fatto tre cime più pericolose del mondo e raramente ho scalato montagne per tre settimane con due operazioni di salvataggio sopra la zona della morte. Ora tenterò le vette di Everest, Lhotse e Makalu tra tre giorni. Farò un breve riposo per il mio record del mondo”.
Nirmal Purja e le polemiche per il mancato salvataggio sul Kanchenjunga
Solo pochi giorni fa Nirmal Purja aveva polemizzato a proposito del mancato aiuto da parte della spedizione degli indiani. Mentre scendeva dal Kanchenjunga, infatti, il nepalese ha incontrato due alpinisti che avevano esaurito l’ossigeno e avevano bisogno di essere salvati. Nirmal Purja ha immediatamente richiesto una squadra di supporto con dell’ossigeno extra, ma questa squadra non è mai arrivata mettendo a rischio la vita di diverse persone e portando alla morte di Kuntal, un altro scalatore trovato poco più giù.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.