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Partenza sprint dell’Inverno
Stiamo assistendo in questi giorni ad una partenza sprint della stagione invernale meteorologica che, come ogni anno, è iniziata il 1° dicembre, data fissa convenzionalmente attribuita dalla comunità scientifica. Già nella giornata di ieri infatti le condizioni meteo sono apparse pienamente invernali sullo stivale, con il maltempo che imperversava soprattutto sulle regioni centro-settentrionali e con neve fino a quote molto basse e fino in pianura.
Oggi perturbazione in risalita dal Canale di Sardegna
Mentre nella prima parte della giornata odierna andavano esaurendosi gli effetti della perturbazione che ha interessato l’Italia ieri sera, nel corso di questo pomeriggio una depressione mediterranea è risalita dal Canale di Sardegna dirigendosi verso il Mar Tirreno e portando un’ondata di maltempo che ha investito buona parte dello stivale. Piogge e acquazzoni in particolare riguardano e riguarderanno nelle prossime ore i settori centrali e parte di quelli meridionali, mentre la neve continuerà a cadere a quote piuttosto basse al nordest e fino in pianura in Emilia.
Vortice polare sotto assedio degli Anticicloni
Dopo un periodo, quello tra fine ottobre e la prima parte di novembre, in cui il vortice polare è andato ricompattandosi e rinforzandosi nella propria sede, rendendosi imperturbabile e dunque non propenso a scambi meridiani, negli ultimi giorni esso sembra letteralmente esplodere sotto l’attacco degli Anticicloni planetari, che risultano comunque molto attivi. E questo è infatti il motivo di una partenza sprint dell’inverno a partire già dal suo primo giorno. E’ solo un fuoco di paglia o è un trend che verrà confermato almeno per dicembre? Scopriamolo nel prossimo paragrafo.
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GFS apre a scenari interessanti con possibile split del vortice polare
Tale tendenza ad un vortice polare molto disturbato sembra essere confermata anche per il proseguo di dicembre: nella fattispecie, l’evoluzione mattutina del modello americano GFS propendeva addirittura per uno split del vortice polare, ovvero una sua divisione in due lobi, di cui quello maggioritario era siberiano. Quest’ipotesi è stata mostrata intorno alla metà del mese e necessita dunque di ulteriori conferme nelle prossime emissioni e nei prossimi giorni. Nel caso in cui trovasse però reale riscontro si aprirebbero scenari interessanti e potenzialmente gelidi per le medie latitudini e anche per l’Italia. Vi invitiamo pertanto a seguire i prossimi aggiornamenti sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin da quando ero poco più che un bambino, diplomato al Liceo Scientifico nel 2017 sto affrontando gli studi di Ingegneria Informatica all'Università di Roma Tre. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook riguardanti la meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale meteo. Sono amante del clima mite, ma vado pazzo per i fenomeni estremi e per la neve, principale causa della mia passione.