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L’Alta pressione torna a garantire la stabilità sull’Italia
Dopo la fase instabile dello scorso fine settimana, l’Alta pressione è tornata a rincorrere il Mediterraneo centrale e la nostra Penisola, tornado quindi anche a garantire quelle condizioni meteo di stabilità che mancavano da alcuni giorni sull’Italia, con temperature in lieve ripresa soprattutto nei valori massimi. Tuttavia persistono ancora dei disturbi di maltempo estremamente localizzati in Sicilia, dove anche nelle prossime ore non mancheranno isolati rovesci occasionalmente anche molto intensi.
Tregua a Crotone e Provincia dopo l’alluvione del weekend
La fase instabile dello scorso fine settimana precedentemente menzionata nel presente editoriale, non ha purtroppo mancato di causare gravi problemi in alcune zone del Paese, in particolare quelle joniche. Più precisamente la città di Crotone ha vissuto un nuovo incubo, dopo quello che l’aveva interessata nell’Ottobre del 1996. Scopo di questo editoriale allora è quello di mettere a confronto i due eventi purtroppo nefasti per la città pitagorica, per renderci conto che per quanto diversi essi siano, hanno comunque prodotto effetti molto simili.
Cosa accadde nell’Ottobre 1996 a Crotone
Ripercorriamo dunque quello che accadde in quel triste 14 ottobre 1996 nella città di Crotone: il capoluogo di provincia calabrese proveniva da una settimana molto piovosa, il cui cumulato totale aveva raggiunto complessivamente i 330 millimetri, a seguito della quale nella giornata del 14 ottobre ’96 ci fu la goccia che fece traboccare il vaso: la stazione meteo registrava un accumulo giornaliero di 120 millimetri, tanto bastò per sovraccaricare gli affluenti dell’Esaro, fiume che poi traboccò nella periferia ovest della città, allagandola. La forza dell’acqua peraltro si portò via diversi prefabbricati e provocò la morte di 6 persone e danni per oltre 120 miliardi di lire. PER I DETTAGLI SULLE PREVISIONI METEO DI CROTONE, CONSULTATE IL NOSTRO SITO.
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2020, evento più improvviso e “fortunato”
Quello che è avvenuto invece nel fine settimana è stato un evento più improvviso di quello del ’96 in quanto la città di Crotone 330 millimetri li ha registrati in 2 giorni e tanto è bastato per provocare anche in questo caso l’esondazione del fiume Esaro. E’ stato però un evento più “fortunato”: non vi sono stati infatti vittime del maltempo, anche se probabilmente è stato un effetto dovuto essenzialmente alla proclamazione della zona rossa in Calabria a causa dell’emergenza covid che ha mantenuto le persone a casa. I danni materiali sono stati infatti comunque ingentissimi.
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Sono un appassionato di meteorologia fin da quando ero poco più che un bambino, diplomato al Liceo Scientifico nel 2017 sto affrontando gli studi di Ingegneria Informatica all'Università di Roma Tre. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook riguardanti la meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale meteo. Sono amante del clima mite, ma vado pazzo per i fenomeni estremi e per la neve, principale causa della mia passione.