Luci fugaci e misteriose avvistate negli anni Cinquanta: gli scienziati hanno trovato la possibile spiegazione di questi eventi misteriosi

Ad effettuare questa scoperta è stata una equipe di scienziati dell'Università di Stoccolma: ecco cosa si è scoperto

Lampi di luce
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Sono state passate al setaccio circa 106 mila immagini che documentano strani lampi di luce dai contorni misteriosi

Per decenni sono circolate sui media immagini che documentano la presenza di strane luci in cielo. Si tratta di fenomeni apparentemente inspiegabili che una equipe di scienziati dell'Università di Stoccolma ha analizzato a fondo per determinarne le possibili origini. Sono state passate al setaccio centinaia di migliaia di immagini astronomiche che fanno riferimento ad un periodo precedente il lancio in orbita dello Sputnik 1, vale a dire il primo satellite artificiale, che si verificò nell'ottobre del 1957.

Cosa si è scoperto

Dall'analisi dei dati di questa ricerca, si è dedotto che nella maggior parte dei casi questi lampi di luce sono dovuti ad alcuni test nucleari, poiché sono risultati essere il 68% più frequenti quando sono stati notati il giorno successivo a questa tipologia di esperimenti. Si è anche scoperto un aumento della frequenza della segnalazione di Ufo o altri fenomeni anomali in cielo proprio nei giorni in cui questi test venivano effettuati. Secondo gli scienziati si tratterebbe di una correlazione che andrebbe al di là di una semplice coincidenza.

La spiegazione

Tra il 1949 e il 1957 le segnalazioni di lampi luminosi riconducibili a oggetti misteriosi in cielo sono state circa 106 mila. Se questi avvistamenti fossero stati fatti in epoca moderna la causa sarebbe stata attribuita alla presenza di oggetti piatti altamente riflettenti che orbitano attorno alla Terra come i satelliti e i detriti spaziali. Negli anni cinquanta, però, l'assenza di satelliti nello spazio, non poteva giustificare la presenza di lampi. Secondo un primo studio che venne pubblicato su Scientific Reports, alcuni lampi transienti potrebbero essere collegati ai test di armi nucleari o ad altri fenomeni non meglio precisati.


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Conclusione

Un altro studio invece ha evidenziato come un terzo dei lampi osservati sia da attribuire a riflessioni solari, poiché non si verificano nella zona d'ombra terrestre dove la luce del Sole non può generare riflessi. Tutto ciò dunque sarebbe riconducibile all'esistenza di oggetti artificiali riflettenti nell'orbita terrestre che potrebbero essere legati anche al lancio del primo satellite artificiale che avvenne nel 1957. Sembra invece molto improbabile che questi riflessi possano essere dovuti ad asteroidi o granelli di polvere nello spazio, i cui effetti sull'orbita terrestre non possono essere assimilabili a lampi di luce transienti.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.