Oggi la Terra raggiunge l'afelio: ecco cosa significa, a che ora si verifica e perché

Oggi il pianeta Terra arriva all'afelio: ecco cosa implica, quando avviene e perchè accade

Terra (Toto Pixabay)
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Oggi la Terra raggiunge l'afelio

Alle ore 22:00 di oggi, giovedì 3 luglio, come comunicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI), la Terra si troverà nell'afelio, ossia nel punto più distante dal Sole. L'orbita del nostro pianeta intorno alla stella ha una forma ellittica. Questo vuol dire che nel corso dell'anno, segnato dal movimento di rivoluzione intorno al Sole, la Terra non mantiene sempre la stessa distanza; alterna un punto minimo e uno massimo nel suo viaggio nello spazio. Gli astronomi definiscono questi punti rispettivamente perielio e afelio. Il perielio, che rappresenta la distanza minima, si verifica solitamente tra il 2 e il 5 gennaio (questo anno è avvenuto il 4 gennaio alle ore 14:43), mentre l'afelio è compreso tra il 3 e il 7 luglio. Come già anticipato, nel 2025 l'afelio si manifesterà proprio oggi, giovedì 3 luglio, alle ore 22:00. Effettivamente, se queste date sembrano un po' anomale in termini meteorologici, è comprensibile. Infatti, raggiungiamo la minima distanza in pieno inverno, quando le temperature sono molto basse, mentre la massima distanza si registra in estate a luglio, il mese che di solito è il più caldo dell'anno. Potrebbe sembrare che dovrebbe esserci una relazione inversa, ma non è così per un motivo molto semplice: la distanza della Terra dal Sole ha poco peso sulle temperature. Il fattore che influisce di più è l'inclinazione dell'asse terrestre di 23,5 gradi. In termini semplici, durante l'estate dell'emisfero settentrionale, i raggi del Sole colpiscono la superficie terrestre quasi perpendicolarmente; questo determina un irraggiamento molto più intenso e duraturo. Se consideriamo anche che nell'emisfero settentrionale ci sono più terre emerse con bassa capacità termica, ossia che si riscaldano e si raffreddano rapidamente, ne deriva che i massimi valori delle temperature si registrano all’afelio e i minimi al perielio, come chiarito in un articolo dell'astrofisico Tony Phillips su Spaceweather. com. Ma entriamo ancora nel dettaglio come riportato da Fanpage.it.

A che ora avviene l'afelio oggi 3 luglio con la Terra alla massima distanza dal Sole

L'apice dell'afelio per il 2025 si raggiungerà oggi, giovedì 3 luglio, alle ore 20:00 secondo il Tempo Coordinato Universale (UTC), che corrisponde alle 22:00 nel nostro Paese. Attualmente, l'ora che seguiamo è il CEST (Central European Summer Time), che è UTC+2. È importante notare che durante l'inverno in Italia abbiamo un diverso fuso orario, noto come CET (Central European Time), che è UTC+1. Questo spiega perché il perielio del 4 gennaio si è avuto alle 14:43 in Italia, equivalenti alle 13:43 UTC.

Cosa vuol dire l'afelio e perchè si verifica

Il termine afelio proviene dal greco, combinando le parole apó, che significa “lontano da”, e hélios, che sta per “Sole”. Di conseguenza, afelio indica “lontano dal Sole”. Questa parola definisce la massima distanza che un corpo celeste può avere nell'orbita attorno alla stella centrale del nostro Sistema solare. Si applica infatti ad asteroidi, comete, pianeti e pianeti nani e altri oggetti, non solo alla Terra. La ragione per cui esistono un afelio (la massima distanza dal Sole) e un perielio (la minima distanza) è che le orbite di questi corpi attorno al Sole non sono perfettamente circolari, ma hanno una forma ellittica. Un'ellisse è simile a un cerchio allungato, per cui un corpo che si muove lungo un'ellisse non si troverà sempre a una distanza costante da un altro corpo all'interno della stessa. Pertanto, mentre la Terra compie il suo moto di rivoluzione attorno al Sole, che corrisponde all'anno siderale (365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi), il nostro pianeta raggiunge sia l'afelio che il perielio.


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Cosa comporta il fenomeno e perché non c'entra con le temperature elevate

Come già illustrato, la distanza del nostro pianeta dal Sole ha un'incidenza minima sulla temperatura dell’aria a livello del suolo, anche considerando che la variazione tra la distanza media del pianeta dal Sole e l’afelio è solo del 2%. L'elemento che causa il cambiamento delle stagioni e le fluttuazioni climatiche risultanti, con massimi e minimi delle temperature, è l’inclinazione dell’asse terrestre. Infatti, la Terra non ruota su se stessa come una trottola in posizione totalmente verticale, ma è inclinata di circa 23,5 gradi. Questa inclinazione, insieme ai movimenti celesti, fa sì che il nostro pianeta riceva i raggi del sole con angoli diversi a seconda delle stagioni.

Nell'estate dell'emisfero nord, i raggi solari arrivano praticamente perpendicolari, a 90°, rendendo così l’irraggiamento notevolmente più intenso, diretto e prolungato, contrariamente alla stagione invernale, quando i raggi del sole si presentano in modo molto più obliquo, risultando quindi meno riscaldanti. Se consideriamo anche che le masse di terra emerse, più prevalenti nell'emisfero nord, hanno una capacità di immagazzinare calore relativamente bassa rispetto all'acqua (che è più abbondante nell'emisfero sud), si può comprendere come nel corso dell'estate boreale il pianeta tenda a riscaldarsi molto di più, raggiungendo alte temperature in modo assoluto. Tuttavia, a complicare la situazione ci sono le emissioni di anidride carbonica (CO2) e altri gas serra di origine umana, che sono responsabili del cambiamento climatico.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.