Attenti alla truffa del prefisso +049, ecco come funziona e come difendersi

La trufta telefonica è mirata ad appropriarsi dei dati finanziari degli ignari utenti: ecco come funziona

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Queste truffe fanno leva sull'ingenuità degli utenti che richiamano

I truffatori che agiscono subdolamente attraverso numerosi tentativi di contatto via posta elettronica, sms e WhatsApp, stanno rendendo sempre di più la vita complicata agli utenti. Nella maggior parte dei casi queste truffe sono ordite per ingannare gli utenti più ingenui e appropriarsi dei dati bancari per accedere ai conti correnti e prelevare denaro. Anche una semplice telefonata può diventare uno strumento subdolo per realizzare una frode.

La nuova truffa

Nelle ultime settimane sono aumentati i casi di persone truffate, chiamate da un numero proveniente dal prefisso nazionale tedesco +49. E una truffa che si compie attraverso un semplice squillo, anche senza risposta. L'utente contattato che non è riuscito a rispondere spesso commette l'ingenuità di richiamare venendo indirizzato verso un servizio a pagamento che addebita tariffe molto salate.

Le altre truffe da evitare

Oltre a questa truffa si stanno moltiplicando anche le truffe che promettono fantomatici premi in denaro, posti di lavoro e che si concludono successivamente con una richiesta esplicita di denaro. Si tratta di quelle truffe che iniziano con la frase “Abbiamo ricevuto il tuo curriculum”. gli utenti che cadono in questa trappola, sono quelli che sono alla disperata ricerca di un lavoro e che si aggrappano a qualunque soluzione pur di migliorare la propria condizione economica. Non meno insidiosi sono i tanti casi di vishing si sono verificati negli ultimi tempi. Sono quelle truffe perpetrate attraverso la voce in cui i truffatori si spacciano per dipendenti di banche o di istituzioni finanziarie al fine di sottrarre denaro o di appropriarsi di informazioni personali.


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Attenti alle truffe sulle bollette

Non meno gravi e odiose sono quelle truffe che fanno leva sulla volontà degli utenti di risparmiare sulle bollette energetiche. Spesso si ha a che fare con falsi operatori dell'Arera o di altri enti fittizi, che propongono soluzioni molto vantaggiose invitando i malcapitati utenti a fornire i propri dati bancari per ottenere fantomatici rimborsi. Tutte queste truffe, purtroppo, si concludono con ingenti addebiti sul proprio conto corrente e con denunce che non sempre si concludono con l'identificazione dei veri responsabili.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.