Cartelle esattoriali, con il discarico automatico cambia tutto per i debitori: ecco come funzionerà
La cancellazione del debito vera e propria avverrà solo quando il credito verrà classificato ufficialmente come non recuperabile
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Ecco quali sono gli obiettivi che il governo intende raggiungere con il discarico delle cartelle
Il discarico automatico delle cartelle esattoriali potrebbe rappresentare il prodromo della Pace fiscale che il governo intende introdurre con la prossima legge finanziaria. Si tratta di una misura che a tutti gli effetti entrerà in vigore già dal primo gennaio 2026 e che prevede sostanzialmente la restituzione all'ente creditore di tutte quelle cartelle esattoriali che sono impossibili da riscuotere trascorsi cinque anni dall'affidamento. Questo non vuol dire che le cartelle verranno automaticamente cancellate, poiché l'ente di riscossione avrà facoltà successivamente di effettuare un tentativo per recuperare il credito.
Gli obiettivi del governo
Con questa nuova misura il governo intende alleggerire il magazzino fiscale eliminando quelle cartelle non riscosse che gravano sulla pubblica amministrazione e ne rallentano l'attività. Le cartelle che saranno oggetto di discarico sono quelle che sostanzialmente sono divenate inesigibili per tutta una serie di ragioni che vanno dallo stato di grande povertà del debitore al decesso dello stesso, oppure per gli importi eccessivamente esigui per i quali la riscossione sarebbe poco conveniente per la pubblica amministrazione.
Cosa può accadere
Una volta che la cartella viene discaricata, l'Agenzia delle Entrate potrebbe nuovamente assegnarla ad un agente della riscossione per effettuare un nuovo tentativo. La cancellazione del debito vera e propria avverrà solo quando il credito verrà classificato ufficialmente come non recuperabile. A questa misura si assocerà anche un'ulteriore riforma che consentirà ai debitori di poter rateizzare il proprio debito con un limite massimo che è salito da 72 a 84 rate con la nuova riforma.
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Conclusione
I debitori che versano in condizioni di grave disagio economico potranno addirittura chiedere una dilazione dei pagamenti fino a 120 errate. Queste misure sono volte a rendere il fisco più amico di contribuenti, cercando di fornire loro delle soluzioni meno gravose per sanare la propria posizione debitoria.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.