Delitto di Garlasco, quanto potrebbe ricevere di risarcimento Alberto Stasi se fosse dichiarato innocente

Revisione del processo per l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco: ecco quanti soldi può ricevere Alberto Stasi

Alberto Stasi lascia il Palazzo di Giustizia al termine dell'udienza del processo d'appello bis per l'omicidio di Chiara Poggi, Milano, 9 aprile 2014. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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Ecco quanti soldi potrebbe ricevere Alberto Stasi se venisse dimostrato che non ha ucciso Chiara Poggi

Il delitto di Garlasco, che nel 2007 sconvolse l’Italia con l’uccisione della giovane Chiara Poggi, potrebbe presto tornare alla ribalta giudiziaria: Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima e condannato in via definitiva nel 2015, potrebbe ottenere una revisione del processo. Se ciò accadesse e venisse dimostrato un errore giudiziario, lo Stato sarebbe obbligato a risarcirlo. Si parla di cifre che potrebbero superare i tre milioni di euro, secondo una valutazione di massima pubblicata da Libero. Ecco quanti soldi potrebbe ricevere al giorno Alberto Stasi.

Le cifre in gioco

Alberto Stasi è detenuto da circa dieci anni, periodo per il quale potrebbe ricevere un indennizzo standard di 235,82 euro al giorno. Tuttavia, la legge prevede un tetto massimo di mezzo milione di euro per l’ingiusta detenzione. In questo caso, però, non si parlerebbe solo di detenzione ingiustificata ma di vero e proprio errore giudiziario, il che apre alla possibilità di una somma ben più alta. Il conto, secondo le stime, potrebbe partire da almeno 800mila euro, a cui si aggiungerebbero danni morali, psicologici e spese legali. Inoltre Stasi aveva già pagato 850 mila euro di risarcimento ai familiari di Chiara Poggi, somma che potrebbe essere anch’essa oggetto di revisione nel computo totale.

La revisione del processo

Per riaprire il caso è necessario che emergano nuove prove o che siano rivalutate vecchie evidenze in modo differente. La Corte d’Appello di Brescia è stata indicata come possibile sede per un’eventuale revisione, anche se nel 2017 ha già rigettato un tentativo simile. Il legale di Stasi, Antonio De Rensis, ha sottolineato che per ora si tratta solo di un’ipotesi, in attesa di sviluppi concreti. Tuttavia l’ordinamento giuridico italiano consente una revisione straordinaria quando emergono fatti nuovi che potrebbero modificare radicalmente il giudizio già emesso. È un percorso difficile, ma non impossibile, specie se supportato da perizie e nuove testimonianze.


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Le ultime polemiche e il dolore delle famiglie

Nel frattempo la madre di Alberto Stasi continua a difendere l’innocenza del figlio e attacca duramente chi, secondo lei, ha sempre sostenuto un'unica tesi colpevolista. La signora Stasi ha anche evidenziato come alcune figure chiave dell’indagine iniziale siano oggi coinvolte nella difesa di Andrea Sempio, nome riemerso di recente. La famiglia Poggi, invece, continua a chiedere giustizia per Chiara, mantenendo un atteggiamento di chiusura verso la possibilità di una revisione. Il caso, a quasi vent’anni dai fatti, resta uno dei più controversi della cronaca giudiziaria italiana.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.