Elisa Spadavecchia uccisa dalla ruspa in spiaggia, il testimone racconta: "Ho visto tutto, lei era in piedi quando..."
Elisa Spadavecchia travolta e uccisa da una ruspa sulla spiaggia di Pinarella di Cervia. Un testimone racconta ciò che ha visto: "Lei era in piedi quando..."
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Tragedia a Pinarella di Cervia: shock e incredulità
Il giorno dopo la terribile tragedia che si è consumata a Pinarella di Cervia, a pochi passi dal mare, c'è ancora grande sgomento e incredulità per un dramma che si sarebbe potuto evitare. Cosa ci faceva lì quella ruspa che ha travolto e ucciso la 66enne? È proprio questa la domanda alla quale sarà necessario dare risposta dopo la tragedia che si è consumata nella mattinata di sabato 24 maggio nel Ravennate. A perdere la vita è stata Elisa Spadavecchia, morta dopo essere stata colpita da una ruspa che stava sistemando e livellando la spiaggia all'altezza del bagno 70. La vittima era originaria di Vicenza e fino al 2019 aveva insegnato inglese in un liceo, poi era andata in pensione. Venerdì, un giorno prima della terribile tragedia che le ha tolto la vita, la donna era giunta a Cervia per trascorrere il fine settimana in compagnia di alcuni parenti, ma su quella spiaggia di Pinarella di Cervia ha trovato la morte.
Il racconto di un testimone
In queste ore le autorità stanno provando a ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e in quest'ottica risulteranno molto importanti le testimonianze di chi era presente ed ha assistito al momento in cui Elisa Spadavecchia è stata travolta e uccisa dalla ruspa. Tra questi c'è Antonio Antonino, bolognese che ha lavorato in ambito sanitario (anche all'abitorio) e che – intervistato da “IlRestoDelCarlino.it" – ha detto di essere abituato alla morte, ma nonostante questo è rimasto profondamente scosso da ciò che ha visto ieri: è stato proprio lui, infatti, il primo ad avvicinarsi ad Elisa Spadavecchia dopo che la donna era stata investita. Antonio ha raccontato che si trovava a camminare sul bagnasciuga come fa ogni giorno da due mesi e stava tornando verso il campeggio, in direzione Cesenatico. Ieri era una mattinata ventosa e sulla spiaggia c'erano poche persone: qualcuno era sdraiato al sole – prosegue il testimone – altri erano riparati vicino ai bagni, mentre altri stavano passeggiando. Antonio aveva scelto di camminare vicino all'acqua in quanto lì la sabbia è più battuta e con i bastoncini si va meglio. All'improvviso, però, c'è stata la tragedia.
“Ho visto la ruspa procedere in retromarcia…"
Intervistato da “IlRestoDelCarlino.it", Antonio Antonino ha raccontato che poco prima delle 11 stava camminando verso la torretta del bagnino ed ha visto la ruspa procedere in retromarcia, con la lama abbassata, lungo la direzione Cesenatico-Milano Marittima. A quel punto ha pensato che sarebbe stato meglio andare vicino al mare in quanto lì la ruspa non sarebbe mai passata. Si trattava di una manovra che aveva visto tante volte, sempre allo stesso modo, ma questa volta le cose sono andate diversamente. Antonio racconta che in quel momento la donna stava camminando, ma in direzione opposta, verso Cervia, e si era fermata con i piedi nell'acqua. Forse – prosegue il testimone – guardava il mare o forse stava cercando una conchiglia, si era chinata un attimo, per poi rialzarsi. Antonio aggiunge che Elisa Spadavecchia “era in piedi quando la ruspa ha sterzato, improvvisamente, in retromarcia, con una manovra assurda“. Il conducente della ruspa, infatti – spiega il testimone – ha tirato la leva, come si fa con i mezzi cingolati ed ha puntato verso il mare: lo ha fatto andando forte, senza rallentare. Antonio giunge a raccontare i drammatici istanti dell'impatto risultato fatale per l'insegnante in pensione: “L'ha presa in pieno. Ho visto tutto, da pochi metri“. Il testimone, inoltre, aggiunge che se anche lui fosse stato più vicino, la ruspa avrebbe travolto anche lui.
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Il testimone su Elisa Spadavecchia: “Non ha avuto scampo, il corpo era devastato…"
Nel suo racconto fatto a “IlRestoDelCarlino.it", Antonio Antonino sottolinea che il conducente della ruspa non aveva visto né la donna né lui, aggiungendo di non aver sentito alcun segnale acustico che solitamente c'è. Il testimone prosegue il suo racconto spiegando che il mezzo è arrivato alle spalle di Elisa Spadavecchia e “l'ha schiacciata col cingolo nella sabbia, non ha avuto scampo“. Antonio è stato il primo ad arrivare da lei, le ha parlato, l'ha chiamata, ma era evidente che ormai non ci fosse più niente da fare: “Il corpo era devastato“. Il testimone aggiunge che la donna era in costume ed aveva qualcosa sopra perché era fresco, c'era vento.
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Il testimone: “Non me la dimenticherà più quella scena. Mai"
Nel racconto fatto a “IlRestoDelCarlino.it", Antonio Antonino ha spiegato che anche il bagnino della torretta ha visto tutto ed è corso giù, rivolgendosi all'uomo che si trovava alla guida del mezzo, dicendogli: “Ma cos'hai fatto?". Lo ha chiamato per nome perché evidentemente lo conosceva e successivamente ha chiamato i soccorsi. Antonio a quel punto ha detto al bagnino: “Tu pensa al conducente, io vado a vedere la signora". Il conducente della ruspa, però, era già sceso, si era messo le mani nei capelli, si era buttato a terra, disperandosi. Il testimone spiega che l'uomo si è rotolato nella sabbia e poi è risalito sul mezzo, per poi andarsene. Antonio lo ha chiamato, dicendogli di lasciare lì il mezzo, ma l'uomo forse non lo ha sentito e se n'è andato a parcheggiarlo lontano. Antonio, inoltre, racconta che in altre occasioni, quando ha visto che le ruspe stavano lavorando, erano presenti delle delimitazioni, dei nastri rossi, una jeep bianca in appoggio, mentre ieri no, ha notato soltanto del fumo nero, da lontano. Il testimone ha poi sottolineato che il mezzo correv troppo e si è chiesto: “Per fare cosa? Spianare sabbia che nemmeno era tanto mossa". Antonio conclude dicendo che una manovra del genere non ha giustificazioni ed ha aggiunto che ancora ora pensa che se si fosse trovato più vicino alla donna e fosse stato distratto, sarebbe potuto finire anche lui sotto alla ruspa: “Non me la dimenticherò più quella scena. Mai“.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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