I dubbi di Roberta Bruzzone sulle ultime indagini che riguardano Andrea Sempio: "Ecco cosa non mi convince..."

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Delitto di Garlasco, Andrea Sempio al centro delle nuove indagini

In queste settimane il delitto di Garlasco è tornato al centro dell'attenzione mediatica, con Andrea Sempio (amico del fratello della vittima) che al momento risulta indagato per concorso nell'omicidio di Chiara Poggi risalente al 13 agosto del 2007. Ricordiamo che l'unico condannato in via definitiva per l'uccisione della 26enne è Alberto Stasi, all'epoca fidanzato di Chiara Poggi. Su ciò che sta accadendo nelle ultime settimane è intervenuta la nota criminologa Roberta Bruzzone che non ha nascosto tutti i suoi dubbi sulle indagini che si stanno concentrando su Andrea Sempio.

Il parere di Roberta Bruzzone

Intervistata da “Fanpage.it", la nota criminologa Roberta Bruzzone si è espressa sul delitto di Garlasco, sottolineando di conoscere molto bene l'inchiesta che ha portato alla condanna di Alberto Stasi. La Bruzzone sottolinea che è vero che Stasi è stato assolto due volte, ma quelle due assoluzioni si devono al fatto che all'epoca non vennero fatti una serie di approfondimenti che erano stati richiesti dalla Procura e dalla parte civile. Quando poi finalmente la Cassazione decise di accogliere quelle richieste e di disporre un nuovo giudizio d'appello, allora quel tipo di accertamenti vennero fatti e dimostrarono che Stasi era l'autore dell'omicidio di Chiara Poggi. La Bruzzone sottolinea in modo chiaro di non riuscire a trovare un'ipotesi alternativa verosimile, aggiungendo che “certamente quello che è emerso fino ad oggi su Sempio non mi convince affatto“.

Roberta Bruzzone e le sue parole sulle indagini che riguardano Andre Sempio

Roberta Bruzzone, dunque, non è affatto convinta che gli ultimi sviluppi delle indagini che riguardano Andrea Sempio possano essere sufficienti per modificare il quadro dell'omicidio di Chiara Poggi. La nota criminologa – intervistata da “Fanpage.it" – ha spiegato che in primis il materiale subungueale era già stato esaminato nel corso dell'appello bis e in quell'occasione diede tre risultati differenti. La criminologa, dunque, sottolinea che in presenza di dati così altalenanti e instabili risulta chiaro che non è possibile procedere con un'attribuzione: non era possibile farlo all'epoca e non si potrà fare adesso. Roberta Bruzzone, inoltre, dice di non essere affatto convinta della presenza di Sempio in un contesto omicidiario così come non la convince l'impronta 33 dattilo. Quell'impronta – spiega la criminologa – potrebbe tranquillamente essere attribuita a Sempio (la Bruzzone non lo mette in dubbio, anche se fa notare che i punti di attribuzione siano un po' bassi), ma il problema è che non si tratta di un'impronta che si può collocare in maniera certa e univoca al momento dell'omicidio di Chiara Poggi. Inoltre – spiega Roberta Bruzzone – Andrea Sempio in quella abitazione ci stava ed è possibile che nel corso del tempo sia sceso in quella cantina e neppure ricordi di averlo fatto. Va considerato, infatti, che con la ninidrina possono venire fuori anche delle impronte molto vecchie, datate anche anni prima.

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