Inps, in pensione a 62 anni o prima, come accettare la proposta per lasciare il lavoro in anticipo

In genere vengono applicate delle penalizzazioni sugli assegni per poter andare in pensione prima: ecco cosa fare

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Fra opzione donna e Quota 103, ecco quali sono le strategie possibili per andare in pensione con largo anticipo

Uscire in anticipo dal mondo del lavoro oggi è possibile grazie alle recenti misure che consentono di poter percepire la pensione anticipata accettando però un accordo al ribasso con l'INPS sull'assegno che si andrà a percepire. Si tratta di un vero e proprio sacrificio che il contribuente accetta di compiere per poter lasciare il lavoro qualche anno prima. Sono sostanzialmente due le misure che consentono di andare anticipatamente in quiescenza ed entrambe si basano su un calcolo contributivo della pensione.

Quali sono le due misure

Si tratta di due misure che sono imperniate sulla logica di far accettare al contribuente un ricalcolo penalizzante accettando contestualmente un taglio della pensione rispetto a chi esce dal lavoro con i requisiti standard. Va detto che non sempre si tratta di tagli rilevanti e addirittura in alcuni casi i sacrifici che sono richiesti possono essere considerati nulli. Fino al 2024 l'unico modo per lasciare il lavoro in anticipo era quello di accettare la pensione anticipata contributiva a 64 anni di età. Si tratta di una misura appannaggio soltanto di coloro che non hanno versato contributi al 31 dicembre 1995.

Opzione donna

Fra le misure che consentono ai contribuenti di andare in pensione in anticipo vi è anche opzione donna, una misura che consente alle lavoratrici di uscire dal mondo del lavoro accettando il ricalcolo contributivo della pensione. In questi casi l'età di uscita è fissata a 59 anni con 35 anni di contributi versati anche se l'assegno che si andrà a percepire subisce una penalizzazione rilevante nella maggior parte dei casi. Si tratta di una misura che si applica alle donne licenziate, alle caregiver, alle donne invalide o alle dipendenti di un'azienda in stato di crisi con tavoli di risoluzione avviati. Il requisito per poter accedere a opzione donna, oltre a quello anagrafico e contributivo, è quello di avere almeno due figli. Con un solo figlio l'età richiesta per andare in pensione è di 60 anni, mentre senza figli diventa 61 anni. In tutti i casi è richiesto il versamento di almeno 35 anni di contributi.


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Quota 103

Dal primo gennaio 2024 è stata introdotta un'altra misura per uscire anticipatamente dal lavoro, vale a dire la cosiddetta quota 103 che impone l'accettazione dei ricalcolo contributivo. Questa misura consente di uscire dal mondo del lavoro a 62 anni con 41 anni di contributi versati. Questa opzione presenta delle penalizzazioni minime per chi ha pochi anni di versamenti prima del 1996. Può diventare invece più penalizzante per chi ha una lunga anzianità retributiva. In ogni caso sono richiesti 41 anni di contributi versati.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.