Jannik Sinner, ecco quando tornerà in campo dopo il ritiro a Cincinnati

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Ritiro doloroso per Sinner a Cincinnati ma la testa è già rivolta al prossimo obiettivo: ecco quando tornerà il campione azzurro

La finale dell'ATP Cincinnati 2025 tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si è conclusa in maniera amara (e velocissima) per l'azzurro: dopo soli venti minuti di gioco, infatti, l'altoatesino è stato costretto ad arrendersi a causa di un malessere che lo ha reso incapace di competere. Sotto 5-0 nel primo set e con soli otto punti conquistati, Sinner ha alzato bandiera bianca lasciando il titolo al rivale spagnolo. Un successo particolare per Alcaraz che ha evitato festeggiamenti e ha scritto “Sorry Jannik" sulla telecamera in segno di rispetto. Nonostante la delusione Sinner ha già fissato la prossima tappa del suo calendario: ecco quando tornerà in campo, come riportato da Il Corriere dello Sport.

US Open

Archiviata la delusione di Cincinnati, Sinner è atteso in campo a New York tra qualche giorno. Oltre al tabellone principale dello US Open (inizio ufficiale del torneo fissato per il 24 agosto), l'azzurro risulta iscritto anche al torneo di doppio misto. Dopo il forfait della statunitense Emma Navarro la sua compagna sarebbe dovuta essere la ceca Katerina Siniakova. Il loro debutto era previsto per martedì 19 agosto, ma la presenza di Sinner è in fortissimo dubbio viste le sue condizioni fisiche. D'altronde il suo vero obiettivo resta la competizione singolare, dunque con ogni probabilità il numero uno al mondo sceglierà di rinunciare al doppio per inseguire la vittoria del singolo.

Riuscirà Sinner a rimanere in vetta al ranking?

Il ritiro di Cincinnati ha complicato il cammino di Sinner nella corsa al ranking mondiale: Carlos Alcaraz ha guadagnato punti pesanti e si avvicina pericolosamente alla vetta. Proprio per questo lo US Open assume un valore enorme per l'altoatesino, il quale sarà chiamato a difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Vincere a Flushing Meadows non è soltanto un traguardo sportivo, bensì una necessità per blindare la leadership mondiale e respingere l'assalto dell'amico rivale.

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