La Leva Militare obbligatoria può davvero tornare: ecco chi verrebbe chiamato in caso di guerra

Per poter riattivare la leva militare occorrerà seguire le procedure costituzionali previste per la dichiarazione dello stato di guerra

Lettera servizio militare
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Le principali nazioni europee stanno pensando di integrare i propri contingenti rivedendo i propri modelli di reclutamento

L'ultima uscita del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sul possibile ritorno della Leva Militare ha messo in allarme tante famiglie italiane. Crosetto, rispondendo a Parigi a delle domande dei giornalisti sul progetto di un nuovo servizio militare in Francia, non ha negato che il governo stia facendo una “riflessione sul numero delle forze armate, sulla riserva che potremmo mettere in campo in caso di situazioni di crisi”. Il ministro ha ricordato come tutte le principali nazioni europee stiano rimettendo in discussione quei modelli adottati in passato che hanno portato ad una riduzione dei contingenti.

Cosa prevede la Costituzione

L'idea di Crosetto sarebbe quella di presentare un disegno di legge per farlo discutere dal Parlamento. Va detto che l'Italia, per Costituzione, “ripudia la guerra come strumento di offesa agli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" secondo quanto recita l'articolo 11. In caso di guerra, la legge prevede che i primi a rispondere alla chiamata alle armi sarebbero i diversi corpi armati, come Esercito, Marina, Aeronautica militare, Carabinieri e Guardia di Finanza. Se si rendesse necessario aumentare il contingente, ad essere chiamati saranno gli ex militari che hanno lasciato le Forze Armate da meno di 5 anni. Solo in caso di estrema necessità si ricorrerebbe alla chiamata dei civili, vale a dire i cittadini compresi tra i 18 e i 45 anni idonei dopo visita medica.

I casi di reclutamento obbligatorio

Il reclutamento obbligatorio, per legge, può avvenire soltanto in due casi. Il primo caso è quello in cui viene deliberato lo stato di guerra (art. 78 della Costituzione). Per poter riattivare la leva militare, qualora il Parlamento si esprimerà in tal senso, occorrerà seguire le procedure costituzionali previste per la dichiarazione dello stato di guerra che viene deliberato dalle Camere e attraverso il quale vengono dati pieni poteri all'esecutivo in carica.


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Il secondo caso

Il reclutamento obbligatorio è previsto anche nel caso in cui dovesse scoppiare una grave crisi internazionale nella quale l'Italia sia coinvolta direttamente o in ragione della sua appartenenza ad una organizzazione internazionale. Se in tal cose dovesse rendersi necessario un aumento del contingente delle Forze armate, la legge giustifica anche una chiamata alle armi dei civili.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.