Legge sul femminicidio, ecco cosa cambierà con l'introduzione della nuova norma

La nuova legge rappresenta una svolta epocale contro la violenza di genere: ecco punto per punto cosa cambierà

Legge sul Femminicidio, cosa cambia (foto Pixabay)
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Approvata definitivamente la proposta sull’introduzione del reato di “femminicidio”: perchè si tratta di una svolta epocale

Con 237 sì, nessun voto contrario e nessuna astensione, la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge che introduce il reato di femminicidio che viene punito con la pena dell'ergastolo. Si tratta di una svolta epocale nella lotta per reprimere la violenza nei confronti delle donne. Il nuovo testo di legge prevede che venga punito con l'ergastolo chiunque cagiona la morte di una donna quando il delitto viene commesso come atto di odio, di discriminazione o di prevaricazione.

Cosa cambia

Di fatto, la nuova legge, rispetto alla disciplina del passato punisce con l'ergastolo il delitto che scaturisce da forme di dominio, controllo o possesso sulla vittima, punendo con la massima pena anche l'uccisione che scaturisce dal rifiuto di una relazione o dal desiderio di limitarne la libertà personale. Con l'approvazione di questa legge l'Italia recepisce i principi sanciti con la Convenzione di Istanbul nel solco di quanto già fatto da altri paesi europei come Croazia, Belgio, Malta e Cipro.

Il rafforzamento degli strumenti di prevezione

Oltre a stabilire le maggiori pene per il reato di femminicidio, la nuova legge introduce anche delle novità rilevanti per quanto concerne gli strumenti di prevenzione. Viene raddoppiata la distanza di sicurezza relativa al braccialetto elettronico, che si attiva già ad un chilometro di distanza. Viene allungato oltre i 45 giorni il limite di tempo per le intercettazioni e il braccialetto elettronico rafforzando così le cosiddette misure da Codice Rosso. Vengono introdotte novità anche per quanto concerne i benefici carcerari da applicare ai condannati per femminicidio. Tali benefici, con la nuova legge, saranno concessi previa una valutazione scrupolosa della condotta che dovrà essere effettuata da professionisti qualificati. Vengono anche ridotti i permessi premio per i minori che hanno commesso un femminicidio.


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Le nuove tutele

La nuova legge appena approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati prevede la possibilità, anche per le ragazze dai 14 anni in su, di rivolgersi ai Centri Antiviolenza anche senza l'autorizzazione del genitore con patrocinio legale a spese dello Stato che verrà esteso anche alle donne che hanno subito un tentato femminicidio, senza tenere conto dei limiti di reddito. Novità rilevanti sono stati introdotti anche per quanto riguarda le orfane di femminicidio per le quali sarà previsto un registro nazionale al fine di favorirne il monitoraggio delle condizioni.

Verrà semplificato anche l'accesso ai fondi economici e sanitari oltre all'istituzione di un supporto psicologico strutturato. Verranno applicate anche maggiori tutele per i figli di donne sopravvissute ai tentativi di femminicidio che per via dei traumi subiti sono incapaci di occuparsi dei figli. Infine, per evitare che la donna che ha subito violenza subisca ulteriore pregiudizio, Il giudice dovrà evitare quelle domande che possano ledere il decoro e la dignità della vittima nelle aule di giustizia.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.