Lerry Gnoli, parla l’autista del trattore che ha investito in spiaggia Elisa Spadavecchia: ''Potevo...''

Nella combo, il luogo della tragedia e - nel riquadro - la vittima, Elisa Spadavecchia. Roma, 25 maggio 2025. Frame video TGR E-R / FACEBOOK. Fonte foto: ansa.it
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L'autista del trattore che ha investito Elisa Spadavecchia ha parlato a Il Quotidiano Nazionale

Lerry Gnoli, 54 anni, è al centro dell'inchiesta sulla morte di Elisa Spadavecchia, la turista 26enne travolta da un trattore sulla spiaggia di Pinarella di Cervia, in Emilia-Romagna. L'uomo, titolare di una ditta di macchinari per il movimento terra, è indagato per omicidio colposo. A pochi giorni dal tragico incidente ha deciso di raccontare la sua versione in un'intervista al Quotidiano Nazionale. Nelle sue dichiarazioni ha cercato di chiarire il proprio ruolo e di difendersi da alcune accuse che gli sono state rivolte in merito alla regolarità del suo lavoro e ai precedenti penali.

Le parole di Gnoli

Gnoli ha raccontato che quel sabato stava effettuando operazioni di manutenzione sulla spiaggia dopo una mareggiata, incaricato dalla cooperativa per cui lavora. Spiega di aver iniziato con un trattore per poi usare una ruspa, necessaria per rincalzare una torretta di salvataggio. Mentre manovrava sulla battigia, effettuando una retromarcia, non si sarebbe accorto della presenza di Elisa, che secondo lui era piegata e rivolta verso il mare. Gnoli ha riferito che non l'ha vista e che solo dopo ha capito cosa fosse successo. Aggiunge anche di essere stato il primo a chiamare i soccorsi. Rivendica di essere socio di una cooperativa autorizzata a operare in quell'area e di avere tutti i permessi necessari.

“Non ero abusivo e non serve la patente"

Rispondendo alle accuse mosse dal Sindaco, e ad alcune voci circolate nei media, Gnoli ha negato che i lavori fossero abusivi: “Mi avevano visto tutti nei giorni precedenti" ha dichiarato. Afferma anche di avere un’autorizzazione valida fino al 31 maggio, con orari precisi e regolamenti rispettati. Ha poi precisato che per guidare quel tipo di mezzo non serve la patente B, ma solo un’abilitazione specifica che lui possiede. Ha poi respinto le accuse legate a un suo coinvolgimento in un incidente del 2022, in cui morì un uomo investito da lui: “Non ero positivo alla droga, sono state dette falsità“.


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Le indagini proseguono e Gnoli rischia l’incriminazione

La Procura continua a indagare per chiarire se Lerry Gnoli fosse effettivamente autorizzato a operare in spiaggia e se abbia rispettato tutte le norme di sicurezza: l'uomo è formalmente indagato per omicidio colposo e sulla sua posizione pesa anche il precedente incidente mortale del 2022, in cui venne investito un anziano. La Cooperativa dei bagnini di Cervia ha preso le distanze da lui, negando un suo coinvolgimento ufficiale. Gli inquirenti stanno vagliando documentazioni, testimonianze e permessi per determinare eventuali responsabilità penali.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.