Leva militare obbligatoria, la riforma annunciata da Crosetto: ecco cosa cambierà

Per Crosetto vanno aumentate le forze armate e va incrementato anche il personale specializzato nella sicurezza cibernetica

Guido Crosetto, immagine di repertorio. ANSA/CLAUDIO PERI. Fonte foto: ansa.it
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L'obiettivo della nuova riforma sarà mirato anche ad addestrare personale in grado di fronteggiare eventuali emergenze nazionali o catastrofi naturali

Negli ultimi giorni è tornata in auge la questione del ritorno possibile della Leva obbligatoria. A proporre la questione è stato lo stesso ministro della Difesa, Guido Crosetto, che nel corso di una audizione dinanzi alla Commissione interparlamentare Camera-Senato, ha parlato anche della necessità di rivedere la Legge 244 del 2012 che di fatto ha imposto pesanti limiti ai contingenti militari. Dalle sue parole è emersa la necessità di riformare interamente il settore creando due rami operativi diversi e attuando una revisione totale del sistema di carriera di pensionamento del personale militare.

L'esigenza di aumentare il contingente militare

Come ha spiegato lo stesso ministro, la nuova situazione geopolitica che ha segnato un'escalation della tensione tra UE e Russia, ha reso anacronistico il taglio drastico del personale che venne introdotto con la legge del 2012 che di fatto ha ridotto gli organici a 150.000 militari. Quei numeri oggi si sarebbero rivelati insufficienti per poter affrontare lo scenario attuale proprio perché è emersa l'esigenza di aumentare il contingente militare migliorandone non solo la qualità ma anche la professionalità. I futuri contingenti militari dovranno assorbire, come ha spiegato lo stesso ministro, un'adeguata quantità di civili selezionati in possesso di profili tecnici, informatici e cibernetici di elevata qualità.

Il rafforzamento dei due rami

Crosetto ha annunciato la necessità di un rafforzamento del ramo combat che sosterrà le attività operative o le missioni all'estero, e il personale tecnico-cyber formato da specialisti esterni civili e militari. In futuro infatti le guerre non si combatteranno solo ed esclusivamente sul campo ma anche attraverso la cibernetica nel segno di quella guerra ibrida attualmente in corso proprio tra Russia e Unione Europea. L'obiettivo della nuova riforma sarà mirato anche ad addestrare personale in grado di fronteggiare eventuali emergenze nazionali o disastri, ma anche in grado di poter affrontare adeguatamente eventuali minacce informatiche.


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La pensione

Il ministro Crosetto, nel corso dell'audizione, ha parlato anche della necessità di anticipare la pensione dei militari a 50 anni, nel caso di figure che non possono essere riqualificabili in altre mansioni. In questo modo si garantirebbe un riciclo costante del personale che favorirebbe anche l'accesso di personale sempre più qualificato e digitalizzato.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.