Neena ha avuto un infarto a 27 anni dopo aver ignorato un sintomo comune: ecco qual era
di Marco Reda
La storia di Neena mostra quanto sia fondamentale riconoscere subito i sintomi di un infarto: ecco cos'è successo
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La clamorosa storia di Neena che ha avuto un infarto a soli 27 anni: ecco cos'ha sottovalutato la giovane
L'infarto rimane una delle principali cause di morte al mondo e spesso si manifesta con segnali che, se mal interpretati, portano a ritardi fatali nei soccorsi. Molte persone confondono i primi campanelli d'allarme con disturbi passeggeri, sottovalutando dolori toracici, formicolii o improvvisi cali di energia. Il problema è che un dolore al petto persistente non è mai da ignorare, soprattutto quando cambia intensità o si associa ad altri sintomi. L'incapacità di riconoscere subito ciò che sta accadendo può trasformare un semplice malessere in una corsa contro il tempo. Un esempio emblematico arriva dalla storia di una giovane donna che, appena 27enne, ha vissuto un episodio gravissimo proprio per aver ignorato un segnale fondamentale del suo corpo. Ecco cosa le è successo, come riportato da FanPage.it.
Il sintomo ignorato
Nel racconto dell'inglese Neena Chauhan, il primo segnale del problema era comparso settimane prima dell'infarto vero e proprio. Si trattava di un dolore al petto persistente e anomalo, una pressione insolita che lei aveva attribuito allo stress e a un periodo di eccessiva stanchezza. Non immaginava che quel fastidio, apparentemente banale, potesse essere legato a un'arteria in parte ostruita. La mattina dell'attacco, però, tutto è cambiato improvvisamente: il dolore è diventato così forte da darle la sensazione di essere schiacciata, come se un peso enorme le premesse sul torace. A questo si sono aggiunti formicolii intensi al braccio sinistro, sudorazione e difficoltà respiratoria, sintomi che indicano un quadro cardiaco grave. È stato in quel momento che la famiglia, intuendo la pericolosità della situazione, ha chiamato un’ambulanza senza perdere tempo.
L'intervento d’urgenza e la diagnosi definitiva
All’arrivo al “NHS Queen Elizabeth Hospital" di Birmingham, i medici hanno immediatamente compreso la gravità del quadro clinico e hanno effettuato una coronarografia d'urgenza. Il responso era chiaro: un'arteria era gravemente ostruita e il flusso sanguigno al cuore compromesso. L'équipe cardiologica ha inserito uno stent in tempi rapidissimi, riaprendo la circolazione e scongiurando l'arresto cardiaco che, secondo i medici, sarebbe potuto avvenire da un momento all’altro. Neena ha successivamente raccontato di aver avvertito durante l’attacco una sensazione di schiacciamento simile a “un elefante seduto sul petto", un'immagine che descrive perfettamente la tipicità del dolore infartuale. I formicolii al braccio sinistro hanno ulteriormente confermato la diagnosi.
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La rinascita di Neena
Dopo l'operazione, la giovane ha dovuto affrontare due anni estremamente difficili, segnati da ansia, paura e disturbo post-traumatico. Uscire dalla propria stanza era diventato un ostacolo emotivo insormontabile, ma con il tempo e un lavoro costante su sé stessa è riuscita a recuperare fiducia e autonomia. La svolta è arrivata quando ha deciso di rimettere ordine nella propria vita e ricominciare ad allenarsi, trovando nello sport una nuova forza. Oggi, a 40 anni, Neena lavora nel settore del fitness e sostiene la campagna natalizia della British Heart Foundation, che finanzia ricerche fondamentali per individuare precocemente le persone a rischio cardiovascolare. La sua storia è diventata un messaggio di prevenzione: ascoltare i segnali del corpo può davvero salvare la vita.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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