Patente B, da oggi scatterà l'aumento dei costi per sostenere l'esame: tutti i dettagli
Il dm 191 che entrerà in vigore il 1° novembre 2025 darà il via libera al passaggio a un sistema forfettario per gli esaminatori fisso che ammonterà a 275 euro
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Sostenere l'esame potrà costare anche 900 euro nelle città e nelle autoscuole più care
Conseguire il titolo di guida a partire da oggi, 1 novembre 2025 costerà più caro rispetto al passato, e potrebbe trattarsi di aumenti significativi. In base a quanto disposto con il decreto ministeriale 191 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti i compensi per gli esaminatori delle prove di guida saranno rivisti. Ad oggi la retribuzione si basa su parametri legati alla distanza tra il luogo in cui risiede l’esaminatore e quello in cui si svolge l’esame della patente di guida. Maggiore è questo costo e superiore sarà il costo da sostenere.
Gli aumenti previsti
Il dm 191 che entrerà in vigore il 1° novembre 2025 darà il via libera al passaggio a un sistema forfettario, cioè a un compenso per gli esaminatori fisso che ammonterà a 275 euro. Se questo importo sarà confermato, per ogni seduta d’esame da 6 o 7 candidati ciascuno dei candidati si ritroverà a spendere dai 40 ai 50 euro in più per conseguire la patente B. In virtù di questo aumento, il costo complessivo per conseguire la patente (che comprende esame di teoria, foglio rosa ed esercitazioni in auto) avrà un costo che potrebbe anche andare oltre i 900 euro, un vero e proprio salasso per tante famiglie.
Previsto un aumento delle ore
La nuova riforma della patente di guida potrebbe prevedere anche un aumento del numero di ore obbligatorie delle ore di guida per poter ottenere la patente B. L'attuale regime prevede l'effettuazione di almeno 6 ore alla guida di una vettura munita di doppi comandi su strade extraurbane principali o in autostrada e altrettante dopo il tramonto. Secondo gli ultimi rumors, il monte orario potrebbe salire da 6 a 8. Questo incremento potrebbe comportare anche una crescita dei costi della patente B.
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Conclusione
L'aumento del numero delle ore rappresenterebbe il minore dei costi che il candidato dovrebbe sostenere. Finora poche scuole guida si sono attenute al limite minimo delle 6 ore, per cui l’aumento di costo effettivo sarà una rarità e si applicherà solo in un numero minimo di casi. Secondo Unasca (l’unione nazionale delle autoscuole) oggi un candidato si esercita in media per 10-15 ore su strada prima di sostenere l'esame.
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