Pensione anticipata a 64 anni, il nuovo sistema rende più flessibile il meccanismo di uscita dal mondo del lavoro
Negli ultimi anni sono state introdotte nuove misure per poter consentire una deroga ai requisiti ordinari per andare in pensione: ecco i dettagli
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Ecco quali sono i nuovi requisiti per uscire anzitempo dal mondo del lavoro
Sebbene il superamento della cosiddetta legge Fornero non sia mai avvenuto per quanto sia stato preannunciato dalle attuali forze di governo, l'ultima manovra finanziaria ha comunque introdotto alcuni scivoli per poter uscire dal mondo del lavoro qualche anno prima dei requisiti ordinari. Le attuali normative, infatti, consentono di uscire tre anni prima versando di propria iniziativa fino a cinque anni di contributi. Così facendo la legge prevede anche la possibilità di poter andare in pensione a 64 anni, una volta raggiunto il requisito contributivo.
Le nuove misure per uscire anticipatamente dal mondo del lavoro
L'attuale sistema contributivo che ha superato il vecchio sistema retributivo, prevede che il calcolo delle pensioni si basi esclusivamente sul montante dei contributi versati. Da una parte il nuovo sistema rende più flessibile il meccanismo di uscita dal mondo del lavoro, ma dall'altra parte penalizza gli importi degli assegni che risultano decisamente più bassi. Negli ultimi anni sono state introdotte nuove misure per poter consentire una deroga ai requisiti ordinari per andare in pensione anticipatamente, come è il caso della quota 103 e dell'Ape sociale oppure di Opzione donna riservata a determinate categorie di lavoratrici.
Le possibilità di uscita per i contributivi puri
I cosiddetti Contributivi puri, cioè quelli che hanno versato contributi dopo il 31 dicembre 1995, possono lasciare il mondo del lavoro già a soli 64 anni con vent'anni di contributi versati. In passato si è pensato anche di estendere la quota 41, che prevede il pensionamento anticipato per chi ha raggiunto 41 anni di contributi, ma i rigorosi vincoli di bilancio imposti da Bruxelles e le precarie condizioni delle casse dell'erario, hanno impedito che ciò avvenisse. L'attuale sistema che consente di andare in pensione anticipatamente con 64 anni di età e 20 anni di versamenti, consente di andare in pensione a chi ha maturato un assegno pari a tre volte l'assegno sociale. Questo requisito scende a 2,6 volte l'assegno sociale per le donne con più figli.
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L'ultima novità
La grande novità che è stata introdotta nel 2025 prevede la possibilità di andare in pensione a 64 anni raggiungendo il requisito contributivo, sfruttando le rendite da previdenza integrativa. In questo modo anche chi ha soltanto vent'anni di versamenti all'INPS può raggiungere i 25 anni di contributi aggiungendo cinque annualità in più attraverso la previdenza integrativa. In questo modo sarà più facile raggiungere requisiti e ottenere il via libera alla pensione senza ulteriori deroghe.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.