Pensione anticipata nel 2025, ecco quali sono le regole per lasciare prima il lavoro con le nuove leggi

Pensioni anticipate 2025, le due versioni della nuova misura, le varie regole in vigore e come funziona la prestazione oggi

Inps
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Le due alternative rientrano nella categoria delle pensioni anticipate, una misura che esiste ancora, ma in due versioni distinte

Con l'introduzione della legge Fornero entrata in vigore nel 2012, la pensione di anzianità per come l'abbiamo conosciuta è stata abolita definitivamente. Questa forma pensionistica consentiva ai contribuenti di poter lasciare il lavoro indipendentemente dai limiti anagrafici. Erano sufficienti 40 anni di versamenti per poter andare in quiescenza e ritirarsi dal lavoro. L'abolizione della pensione di anzianità non ha però cancellato del tutto altre forme alternative che consentono ai lavoratori di poter andare in pensione anticipatamente.

Le due forme di pensione anticipata

Esistono nuove forme di pensione anticipata in due versioni distinte: una destinata a tutti i contribuenti indistintamente, e un'altra riservata ad una determinata categoria di lavoratori e lavoratrici. Pur esistendo due diverse tipologie di pensione anticipata, sul sito dell'Inps esiste solo un modulo da compilare relativo alla pensione anticipata. La prima forma di pensione anticipata consente ai lavoratori di andare in pensione indipendentemente dai limiti anagrafici una volta ottenuta una determinata soglia contributiva. Secondo le attuali leggi bastano 42 anni e 10 mesi di contributi versati se uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi versati se donne per poter uscire dal mondo del lavoro indipendentemente dall'età.

La seconda versione

La seconda versione della versione anticipata si applica solo quei contribuenti che non hanno versato contributi prima del 31 dicembre 1995. Per andare in pensione con questa modalità occorre aver raggiunto una determinata soglia anagrafica e aver versato almeno 20 anni di contributi. Questa possibilità viene consentita solo a coloro che hanno maturato un assegno pensionistico pari a tre volte l'assegno sociale, vale a dire 1616,07 euro lordi al mese.


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Le soglie previste per le donne

Nel caso di donne con due più figli questa soglia si abbassa a 1.508,33 euro, mentre per le donne con un solo figlio la soglia è di 1400,59 euro.. Questa agevolazione consente alle donne madri di poter lasciare il lavoro con un certo anticipo e di potersi dedicare prima alla propria famiglia.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.