Pensione di invalidità, aumenti in arrivo nel 2026: i nuovi importi

Pensioni di invalidità 2026, in arrivo aumenti e rivalutazioni per sostenere chi percepisce assegni minimi: ecco le novità

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Pensioni di invalidità, novità in arrivo per migliaia di beneficiari con aumenti previsti nel corso del 2026

Il 2026 si apre con importanti novità per chi percepisce una pensione di invalidità. Le misure approvate nella nuova Legge di Bilancio prevedono un intervento specifico a sostegno delle categorie più fragili, con l'obiettivo di adeguare gli assegni alle mutate condizioni economiche e al crescente costo della vita. L'intento del Governo è quello di rafforzare il potere d’acquisto dei pensionati che, negli ultimi anni, hanno visto erodere il valore reale delle prestazioni. Gli interventi non riguarderanno solo la rivalutazione automatica ma anche un incremento straordinario destinato a chi si trova in condizioni di invalidità totale. Il 2026 porterà un miglioramento tangibile negli importi percepiti ogni mese dai beneficiari di queste prestazioni. Ecco a quanto ammontano gli aumenti, come riportato da Money.it.

Gli aumenti delle pensioni

La manovra economica in discussione prevede un doppio intervento sulle pensioni di invalidità: da un lato la tradizionale rivalutazione legata all'andamento dell’inflazione, dall'altro un incremento straordinario riservato a chi presenta una riduzione totale della capacità lavorativa. Nello specifico, il nuovo provvedimento riconoscerà 20 euro netti mensili in più a chi beneficia della pensione di inabilità al 100%, a condizione che vengano rispettati i requisiti economici previsti. Questo aumento si aggiungerà al consueto adeguamento annuale che tiene conto del costo della vita. La misura rientra nell’ambito dell’"incremento al milione", introdotto nel 2001 per rafforzare i trattamenti minimi e successivamente ampliato dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 152 del 2020, che ha esteso i benefici anche agli invalidi totali con almeno 18 anni di età.

I nuovi importi aggiornati

Sebbene il tasso di rivalutazione definitivo sarà ufficializzato solo dall'Istat nelle prossime settimane, le stime più recenti indicano un incremento compreso tra l'1,4% e l'1,7%. Questo significa che le pensioni di invalidità civile, oggi pari a circa 333,33 euro, saliranno a valori compresi tra 338 e 339 euro mensili. Per le categorie specifiche, come i ciechi assoluti o i sordomuti, gli aumenti saranno proporzionati al trattamento percepito, arrivando fino a oltre 366 euro per i ciechi non ricoverati. In parallelo, il trattamento minimo passerà a circa 613 euro mensili, cifra che (grazie all’incremento al milione e ai 20 euro aggiuntivi) potrà raggiungere 760 euro al mese, per un totale annuo di 9.880 euro.


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Ulteriori dettagli e prospettive future

L'aumento delle pensioni di invalidità rappresenta un passo avanti significativo verso un maggiore equilibrio sociale e una tutela più concreta per le persone con disabilità. Tuttavia le associazioni di categoria chiedono interventi ancora più strutturali, in grado di garantire un reddito dignitoso a tutti i beneficiari, anche a chi percepisce trattamenti parziali. Nei prossimi mesi con la pubblicazione ufficiale dei tassi di rivalutazione, sarà possibile conoscere gli importi esatti aggiornati dall'INPS e verificare le nuove soglie di reddito per l'accesso ai benefici.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.