Pensioni 2026, con la nuova finanziara torna la Fornero e si inaspriscono i requisiti per lasciare anticipatamente il lavoro

Con la nuova manovra finanziaria verrà agevolata l'uscita dal lavoro delle persone licenziate o disoccupate: ecco tutti i dettagli

Inps, Isee- Foto Inps.it
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Andare in pensione negli anni futuri sarà ancora più difficile a causa dell'inasprimento dei requisiti: ecco le novità

La nuova manovra finanziaria in via di approvazione apporterà modifiche fondamentali al sistema pensionistico italiano. In primis, la nuova legge cancellerà del tutto Quota 103 e Opzione Donna che pertanto non saranno rinnovate. Saranno invece due gli strumenti che saranno prorogati, vale a dire Ape sociale e Quota 41, mentre il requisito contributivo per i precoci si allungherà e verrà sostanzialmente agganciato alle aspettative di vita.

I nuovi criteri selettivi

L'obiettivo del governo è quello di far uscire prima dal lavoro i soggetti più fragili e coloro che svolgono mansioni usuranti o particolarmente pesanti. Per questo motivo sono stati introdotti criteri molto più selettivi come la cancellazione di Opzione donna e Quota 103. Per quanto concerne l'Ape sociale il governo confermerà l'assegno-ponte per coloro che si trovano in difficoltà, mentre verranno applicati paletti molto più restrittivi per Quota 41.

I requisiti

Per quanto concerne il biennio 2027-2028 verranno richiesti più mesi di contributi per poter andare in pensione anticipatamente. Per il 2026 i requisiti per l'Ape sociale saranno sostanzialmente confermati e prevederanno 63 anni e 5 mesi di età e almeno 30 anni di contributi. Questo metodo per andare in pensione anticipatamente verrà applicato ai disoccupati, ai licenziati, agli invalidi e ai caregiver, vale a dire a coloro che assistono persone disabili. Verrà in ogni caso fissato un tetto massimo di 1.500 euro mensili /senza tredicesima) a chi va in pensione con l'Ape sociale, proprio perché si tratta di una misura ponte che accompagnerà il lavoratore fino alla pensione, co vera e propria.


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L'allungamento previsto per il prossimo biennio

La nuova finanziaria ha, dunque,stabilito e fissato requisiti più stringenti per poter andare in pensione nel biennio 2027-2028. Se per il 2026 si applicherà la regola classica dei 41 anni di contributi versati, dal 2027 serviranno 41 anni e un mese mentre da gennaio 2028 il requisito si allungherà a 41 anni e tre mesi.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.