Pensioni 2026, inflazione in calo, ecco cosa potrebbe accadere: saranno più basse?

Il calo dei prezzi dei prodotti al consumo saranno una boccata d'ossigeno per i consumatori, ma non per i pensionati: ecco il motivo

Inps, Isee- Foto Inps.it
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La bassa inflazione del 2025 si tradurrà in aumenti degli assegni meno generosi rispetto agli anni passati

La frenata dell'inflazione sembra non conoscere soluzione di continuità. Un trend in netta inversione dopo alcuni anni in cui si è registrata una crescita dei prezzi anche a doppia cifra su base annua. Ad ottobre 2025, addirittura, si è registrato un calo dello 0,3 del costo della vita, mentre l'inflazione è cresciuta dell'1,2% su base annua. , anche se potrebbe avere conseguenze negative sulla rivalutazione delle pensioni per il prossimo anno.

Il bollettino Istat di ottobre 2025Il calo dei prezzi dei prodotti al consumo per gli stessi consumatori rappresenta sicuramente una boccata d'ossigeno

Quella che a primo acchito potrebbe sembrare una buona notizia (si intende la frenata del rialzo dei prezzi) in realtà per i pensionati si potrebbe tradurre in un aumento più contenuto degli assegni. Annualmente l'aumento degli assegni viene definito sulla scorta dell’inflazione media registrata nel corso dell'anno precedente. Alla luce dei dati registrati fino ad ottobre, è probabile che verrà applicato un tasso di rivalutazione inferiore rispetto a quello dello scorso anno, pertanto gli aumenti che si prospettano per il 2026 saranno molto più esigui.

Gli aumenti previsti

Se davvero venisse confermato il tasso di rivaluazione dell'1,2% su base annua, gli aumenti attesi saranno quasi irrilevanti, basta pensare che per una pensione di 1000 euro al mese, gli aumenti saranno nell'ordine dei 12 euro circa. L'obiettivo della rivalutazione, infatti, è quello di preservare il potere d'acquisto degli assegni pensionistici, La bassa inflazione rappresenterà di certo una boccata d'ossigeno per le asfittiche casse previdenziali, perchè gli aumenti che verranno applicati saranno molto modesti.


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Conclusione

Di certo un aumento modesto delle pensioni non sarà una buona notizia per i tanti pensionati che attendono con ansia il nuovo anno per veder rivalutato il proprio assegno. Anche alla luce del fatto che il costo della vita continua a rimanere assai elevato, anche alla luce dell'inflazione che nel corso degli ultimi anni ha galoppato senza freni. I salari, in generale, non hanno recuperato il maggior costo della vita, così come le pensioni. E per chi ha un reddito basso, riuscire a sbarcare il lunario continuerà a rimanere un'impresa improba.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.