Pensioni, assegno più ricco ad ottobre 2025: ecco per chi

Cedolino pensione ottobre 2025 disponibile online con possibili aumenti per alcuni pensionati e pensionate

Inps. ANSA/CLAUDIO PERI. Fonte foto: ansa.it
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Cedolino pensione di ottobre 2025 disponibile online e in arrivo per tutti i pensionati italiani: ecco chi avrà un assegno più corposo

Il mese di ottobre porta con sé una nuova mensilità per milioni di pensionati italiani e, come accade regolarmente, l'INPS ha reso disponibile online il cedolino della pensione. Il documento può essere consultato sul sito dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e offre un quadro chiaro delle voci che incidono sul calcolo dell'assegno. Il pagamento sarà effettuato a partire da mercoledì 1° ottobre, sia per chi riceve l'accredito su conto corrente bancario, sia per chi si affida a Poste Italiane. Anche questo mese alcuni assegni risulteranno più alti rispetto al solito, ecco quali e perché, come riportato da InformazioneFiscale.it.

Come consultare il cedolino

All'interno del cedolino mensile l'INPS riepiloga tutti gli elementi che compongono l'importo finale, dalle trattenute fiscali ai conguagli legati alla dichiarazione dei redditi. Il servizio è accessibile online tramite le credenziali SPID di livello 2 o superiore, CIE 3.0 o CNS. Il vecchio PIN INPS non è più valido, se non per gli italiani residenti all'estero che non dispongono di documenti di riconoscimento nazionali. Chi preferisce ritirare la pensione in contanti potrà recarsi in posta dal primo giorno utile di pagamento, secondo i turni alfabetici stabiliti dagli sportelli.

Chi riceverà un assegno più alto

Il cedolino di ottobre 2025 sarà più corposo per alcuni pensionati che hanno diritto a specifici conguagli. In particolare, chi ha presentato il modello 730 entro fine luglio o ad agosto e risulta a credito IRPEF riceverà in questa mensilità il rimborso spettante. A questi si aggiungono coloro che non hanno ricevuto la quattordicesima a luglio e che, dopo aver presentato domanda di ricostituzione, potrebbero ottenere adesso gli arretrati. Al contrario, chi ha presentato la dichiarazione a settembre dovrà attendere novembre per eventuali rimborsi mentre in caso di debito scatteranno trattenute dirette sull'assegno.


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Rivalutazioni e trattenute future

Guardando ai prossimi mesi, la rivalutazione delle pensioni arriverà solo a gennaio 2026, quando gli assegni saranno adeguati all’inflazione con un incremento stimato dell'1,7%. A ottobre, invece, l'importo continuerà a risentire delle trattenute IRPEF e delle addizionali regionali e comunali riferite al 2024, che vengono suddivise in undici rate annuali. Queste voci, insieme ai conguagli e ad eventuali arretrati, contribuiscono a definire con precisione il valore della mensilità percepita.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.