Pensioni, buone notizie per chi percepisce meno di 1.000 euro al mese: in arrivo l'integrazione
Ecco quali saranno le novità che saranno introdotte nel nuovo anno per le pensioni più basse
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Con il nuovo anno le pensioni più basse potranno usufruire di nuove integrazioni
L'inizio del 2026 porterà una buona notizia per tutti quei pensionati che percepiscono una pensione inferiore a 1000 euro. Con il nuovo anno, infatti, l'importo che si andrà a percepire mensilmente subirà un importante incremento per effetto della rivalutazione che, per questi importi, sarà integrale e quindi non subirà decurtazioni. In Italia i pensionati che percepiscono pensioni inferiori ai 1000 euro sono il 53,9% del totale, una cifra davvero (e purtroppo) abbastanza consistente.
Le novità
Occorre però fare una distinzione specifica tra chi supera il trattamento minimo e chi invece percepisce una cifra al di sotto. La soglia della pensione minima nel 2025 che è stata fissata a 603,40 euro, nel 2026 subirà un incremento e balzerà a 611,85 euro. Gli assegni che superano questo importo subiranno un adeguamento ordinario, mentre quelli inferiori potranno beneficiare di aggiunte e di integrazioni specificamente introdotte per le famiglie a basso reddito.
L'integrazione prevista
Per il 2026 l'adeguamento al costo della vita sarà dell’1,4%. L’aumento viene calcolato applicando il tasso di inflazione all’importo percepito. Per gli assegni da 1.000 euro al mese l’incremento massimo sarà di 14 euro lordi al mese. Coloro che invece percepiscono meno di 611,85 al mese, potranno beneficiare dell'integrazione al trattamento minimo. Si tratta di un diritto che però non spetterà a coloro che ricadono totalmente nel sistema contributivo di calcolo (vale a dire coloro che hanno versato almeno un contributo settimanale in data antecedente al 31 dicembre 1995.
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L'incremento aggiuntivo
Alle pensioni basse, oltre all'adeguamento al tasso di inflazione, spetterà anche un incremento aggiuntivo che può arrivare fino a 100 euro annui. Si tratta della maggiorazione sociale prevista dalla nuova legge di Bilancio 2026 e che riguarderà le pensioni previdenziali e le prestazioni assistenziali. Il requisito anagrafico per ottenere questo incremento è fissato a 70 anni, ma si riduce di un anno ogni cinque anni di contributi versati (al massimo cinque). Potenzialmente il trattamento che si andrà a percepire potrà arrivare a circa 770 euro.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.