Ragazzo di 20 anni si lancia dal tetto, ma il Carabiniere eroe lo salva: "Ho avuto..."

Salvataggio eroico di un carabinieri che salva da morte certa un ventenne che si è buttato dal tetto. Cosa è successo.

Carabinieri (foto Pixabay)
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Ragazzo di 20 anni si lancia dal tetto

La tragedia è stata evitata. Un carabiniere è riuscito a salvare un ventenne che si era buttato da un tetto alto circa sei metri, rendendo meno forte l'impatto della caduta, facendo da scudo con il proprio corpo. Il protagonista eroe di questo evento che poteva avere una conseguenza tragica, è il maresciallo Gabriele Renna. Il ragazzo ha problemi psichici ed era visibilmente alterato a causa dell'assunzione di troppi alcolici. Finalmente una brutta storia con un lieto fine. L'accaduto è stato riportato da tgcom24.mediaset.it.

Le parole del militare

Il maresciallo dei carabinieri ha evitato con il suo tempestivo e coraggioso intervento un atto che poteva finire in tragedia: “L"ho visto scivolare e mi è venuto istintivo", così ha commentato il militare il suo eroico gesto. Il giovane è stata trasportato in elicottero all'ospedale Maggiore di Parma con diversi traumi ma non è in pericolo di vita, sembra che il sottufficiale non abbia riportato alcuna ferita.

Il messaggio sui social del ragazzo, prima del salvataggio

La Repubblica riporta che sabato, verso mezzogiorno, i carabinieri avevano ricevuto una segnalazione da un familiare del ragazzo. Nella chiamata i militari erano stati messi al corrente che il giovane aveva pubblicato sui social un messaggio in cui diceva di essere intenzionato a farla finita. Il maresciallo e comandante della stazione dei carabinieri di Bobbio (Piacenza), il comune dove è avvenuto l'episodio, conosce il ragazzo e sa dove abita, a quel punto si è precipitato con un collega nella casa di campagna dove il ventenne vive con il padre.

La dinamica del salvataggio

Giunti sul posto, i due carabinieri hanno visto il 20enne sul tetto, molto probabilmente ubriaco. Dopo aver provato senza successo di convincerlo a desistere dal buttarsi di sotto, il maresciallo ha detto al collega di raggiungere il giovane sul tetto mentre lo teneva impegnato parlandogli. Purtroppo, la situazione è precipitata. Sul quotidiano la Repubblica, si legge: “Il giovane ha iniziato a lasciarsi andare aggrappandosi con le mani alla grondaia. Il resto del corpo dondolava nel vuoto". Quando il ventenne è caduto, evidentemente volontariamente (se si fa riferimento al messaggio social) o solo per l'effetto dell'alcol, il maresciallo si è tuffato di schiena nella traiettoria del volo del giovane che lo centrato.

Non mi sento un eroe

Il maresciallo ha poi raccontato: “Ho avuto l'istinto di andargli incontro per attutire il colpo e così ci siamo scontrati. È stato come dare una spallata forte a qualcuno. Poi lui è caduto a terra e io pure“. Infine, “Sono rimasto emozionato perché quando è stato caricato in ambulanza prima di partire ha ringraziato tutti e si è ricordato persino del mio nome“, e ancora concludendo: “Non penso di aver fatto nulla di particolare, non mi sento un eroe. Spero di avere presto buone notizie sulla sua salute“.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.