Sanzioni per stufe e camini in casa: le nuove regole da seguire per non subire multe pesanti

Le sanzioni sono diventate sempre più severe per chi utilizza apparecchiature non conformi: ecco quanto si rischia di dover pagare

Riscaldamento globale, multe per chi accende camini e stufe: ecco dove (foto Pixabay)
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Multe per stufe e camini in casa: dove scattano i divieti e come evitarli

Negli ultimi anni. soprattutto in determinate regioni italiane, sono state approvate delle norme sempre più stringenti che riguardano l'uso delle stufe o dei camini in inverno. Queste norme sono sempre più severe in special modo nelle regioni padane, per l'esigenza indifferibile di migliorare la qualità dell'aria e ridurre la presenza di polveri sottili. Al fine di contrastare l'eccessiva presenza di smog, determinate amministrazioni comunali hanno punito severamente chi utilizza sistemi vetusti per produrre calore. La legna, ad esempio, rappresenta un combustibile che emette quantità notevoli di PM10 nell'aria. Per questa ragione l'utilizzo di questi combustibili è stato punito con sanzioni severe.

I combustibili vietati

L'elevamento delle sanzioni riguarda anche quelle famiglie che utilizzano in casa propria degli impianti vecchi e non conformi. In questi comuni sono severamente vietati i combustibili altamente inquinanti e gli apparecchi classificati nelle fasce di inquinamento 1 e 2. Gli impianti a 3 stelle invece sono soggetti a restrizioni temporanee. Gli unici impianti che possono essere utilizzati senza alcuna restrizione sono quelli con 4 o 5 anche se in determinati comuni vengono applicate delle limitazioni anche per questo tipo di impianti.

Le sanzioni

Utilizzare un'apparecchiatura non conforme può costare davvero caro con sanzioni che possono arrivare fino a 5.000 euro, mentre chi non rispetta le normative in vigore può incorrere in una sanzione da 100 a 500 euro. Per questa ragione è fondamentale essere sempre aggiornati sulle ordinanze del proprio comune al fine di non incorrere in spiacevoli sorprese. Occorre anche verificare la classe di appartenenza dell'apparecchio che può essere ricavata attraverso un certificato ambientale fornito dal produttore.


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I bonus e le agevolazioni

Se si utilizza la legna è sempre importante che questa non sia umida o trattata chimicamente. Le normative prevedono anche la manutenzione periodica della canna fumaria in modo tale che possa sempre funzionare in modo efficiente e sicuro. Per acquistare apparecchiature conformi alle normative ambientali, si può anche usufruire di bonus o detrazioni fiscali che sono stati introdotti con la nuova legge finanziaria. Si può fare ricorso all'Ecobonus che prevede una detrazione IRPEF del 50% per la prima casa e del 36% per la seconda casa.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.