Visite fiscali in caso di malattia, con la nuova legge cambiano alcune cose: ecco i dettagli

Le visite fiscali, sia per privati che statali, potranno essere effettuate 7 giorni su 7, compresi i giorni feriali e festivi

Visite Fiscali 2025, cosa cambia col nuovo decreto
1 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

I controlli potranno essere disposti dall’INPS proprio all’interno di questo arco temporale indicato nel certificato e nelle fasce di reperibilità

Per il 2025 sono stati introdotte delle novità rilevanti per quanto concerne le visite fiscali soprattutto in merito alle fasce orarie di reperibilibilità che i lavoratori dipendenti devono rispettare nel caso in cui vengono effettuati i controlli da parte delle autorità preposte. Con la Nuova disciplina sono state uniformate le fasce orarie per i controlli INPS sia per quanto concerne i dipendenti di aziende private che per quanto riguarda i dipendenti pubblici. Non sono invece state introdotte modifiche per quanto concerne gli esoneri previsti e le sanzioni applicate a chi non osserva le regole.

Le ragioni delle modifiche

La nuova normativa è stata approvata anche per superare il cosiddetto decreto madia Poletti che la corte costituzionale ha bocciato nella parte in cui differenziava il trattamento tra dipendenti pubblici e privati. Con la nuova norma sono state modificate le regole di applicabilità sulle fasce di reperibilità per le visite fiscali. La differenziazione tra le due tipologie di lavoratori è stata ritenuta in costituzionale dal TAR del Lazio per questa ragione sono stato di formate le regole che adesso valgono per tutti i dipend caenti come è stato spiegato anche dal messaggio INPS numero 4640-2023.

Cosa cambierà?

Da adesso in poi per tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti che siano statali o privati le fasce di reperibilità vanno dalle ore 10 del mattino alle ore 12 e nel pomeriggio dalle ore 17 alle ore 19. L'Inps, anche su sollecito del datore di lavoro, può decidere di effettuare delle verifiche presso l'indirizzo comunicato dal dipendente e procedere a visita di controllo e nelle fasce orarie sopra indicate. La visita fiscale scaturisce proprio dall'invio del certificato di malattia all'INPS. Proprio sulla base di questo certificato l'INPS può procedere d'ufficio all'effettuazione delle visite e alla verifica della presenza del lavoratore malato nel proprio domicilio. In alternativa le visite vengono anche effettuate su richiesta dei datori di lavoro.


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 2
2 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

Le attenzioni sul certificato

Il certificato redatto dal medico competente dovrà contenere informazioni essenziali tra i quali la data di inizio e di presunta fine delle interruzione dell'attività lavorativa e i dati anagrafici completi del dipendente i malattia oltre all'indirizzo di reperibilità dove dovranno essere effettuate le visite fiscali. Spetterà al lavoratore verificare che i dati inseriti siano corretti in modo tale da consentire al medico INPS di poter effettuare le visite di controllo ed evitare il rischio di subire pesanti sanzioni. L'obbligo di reperibilità si estende anche al weekend, domenica compresa.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 2



Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.