Voto di condotta, con la nuova riforma sarà fondamentale per essere promossi: ecco cosa cambierà

La nuova riforma introdurrà l'obbligo di sostenere un esame di cittadinanza attiva con finalità educative per chi riporta il 6 in condotta

Riforma scuola (Foto Pixabay)
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Con il nuovo sistema chi riporterà il 5 in condotta verrà direttamente bocciato: le altre novità

La nuova riforma voluta dal ministro dell'istruzione,Valditara, tornerà a dare più importanza al voto di condotta che sarà discriminante per decidere chi verrà bocciato e chi verrà promosso. In pratica, il nuovo sistema prevederà che, chi riporterà il 5 in condotta, verrà direttamente bocciato mentre chi prenderà 6 non potrà accedere direttamente alla classe successiva ma dovrà sostenere un esame supplementare, vale a dire un esame di cittadinanza attiva con finalità educative.

Cosa cambierà

Si tratta della riforma sul voto in condotta per tutti gli studenti della scuola secondaria. Un segnale forte che il ministro dell'istruzione ha voluto dare a tutti gli studenti affinché venga rispettata la persona e le istituzioni all'interno delle aule scolastiche. Si tratta di una misura che sarà operativa già a partire dall'anno scolastico 2025-2026 e che restituirà la centralità al voto di condotta che avrà dunque un valore formativo. Verranno tenute in considerazione da parte dei docenti, eventuali episodi di violenza e di bullismo nei confronti dei compagni di classe o del personale scolastico.

Addio ai vecchi strumenti punitivi

Chi si renderà protagonista di comportamenti violenti non potrà accedere direttamente alle classi successive ma dovrà sostenere un nuovo esame che si baserà su un elaborato su tematiche di cittadinanza attiva. Chi adotterà un comportamento indisciplinato, non sarà più sospeso dalle lezioni ma dovrà sottoporsi ad attività di approfondimento sulle conseguenze della propria condotta ed il proprio comportamento. In questo modo i vecchi strumenti punitivi lasceranno spazio a nuove attività didattiche che avranno come obiettivo la crescita educativa della alunno.


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Le altre novità

La riforma prevede anche che coloro che hanno un vuoto inferiore al 9 in condotta, non potranno accedere al massimo dei crediti scolastici poiché il voto in condotta influirà sul voto finale alla maturità. Il voto di condotta, che con le ultime riforme aveva perso la sua centralità, tornerà ad essere uno strumento fondamentale per la crescita e la responsabilità dei discenti. La nuova riforma prevede anche il divieto dell'uso del cellulare in classe anche per ovviare a quegli abusi che sono stati perpetrati negli ultimi anni e che hanno anche inficiato il percorso didattico dei giovani.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.