METEO INVERNO: clima mite ma attenzione ai disturbi del vortice polare

1 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

La stagione invernale 2018/2019 potrebbe essere mite ma senza escludere episodi di gelo anche intensi.

Tendenza meteo per l'inverno 2018/2019 – viagginews.com

Vediamo una prima tendenza sulla prossima stagione fredda

Proviamo a vedere alcuni indizi sull'evoluzione del prossimo inverno 2018/2019, premettendo comunque che non è possibile fare alcuna previsione meteo in senso stretto per l'intera stagione fredda. Al momento il vortice polare stratosferico è in rinforzo ma il vortice troposferico non segue del tutto l'andamento dei piani più alti e ciò è dovuto anche al marcato deficit di ghiaccio sull'Artico. La debolezza inoltre della corrente a getto porta ad un aumento dei blocchi anticiclonici anche persistenti. Le ultime uscite dei modelli stagionali ci mostrano un mese di dicembre con temperature in media o poco sopra mentre per il resto della stagione invernale potrebbe esserci un'anomalia positiva più ampia sull'Europa orientale e settentrionale ma non sul Mediterraneo. Tutto ciò non esclude ovviamente episodi locali di gelo anche intensi.

Improvvisi aumenti di temperatura nella stratosfera

Stratwarming: fenomeno ancora non del tutto compreso e oggetto di studi. Si tratta di un improvviso e repentino riscaldamento della stratosfera e può avere conseguenze più o meno dirette anche sull'andamento dell'inverno alle medie latitudini. Spesso si associa a neve e gelo ma non è sempre detto che vada cosi. Solitamente il riscaldamento può essere di lieve o forte intensità dando origine ad un minor o ad un major stratwarming. Le anomalie di temperatura possono essere anche nell'ordine di 60-70 gradi e solitamente vengono misurati attraverso i palloni sonda dei radiosondaggi. Le cause degli startwarming sono ancora dibattute e alcune ipotesi coinvolgono le onde planetarie o l'attività solare. L'andamento delle temperature in alta stratosfera è comunque di più semplice previsione e quindi gli stratwarming possono essere individuati anche con parecchi giorni di anticipo. Parlando nello specifico al momento la stratosfera si sta raffreddando, come è solito fare nel periodo che precede l'inverno. Se il raffreddamento dovesse essere troppo intenso si rischia, come capitato in alcuni inverni recenti, uno stratcooling con conseguente approfondimento del vortice polare stratosferico che potrebbe avere ripercussioni anche su quello troposferico accelerandolo.


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 3
2 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Lo stratwarming può avere conseguenze gelide anche in un inverno anonimo

Lo startwarming avviene nella stratosfera ma le sue conseguenze spesso si propagano anche nella troposfera ossia quella parte di atmosfera dove avvengono i comuni fenomeni meteorologici e che è oggetto di previsioni meteo quotidiane. Come può dunque un improvviso riscaldamento della stratosfera sconvolgere l'inverno delle medie latitudini? Abbiamo già parlato dell'indice AO e del NAM, e di come indichino la stabilità ( o la compattezza) del vortice polare in sede stratosferica e troposferica. Quando il vortice polare è stabile e compatto, e la corrente a getto molto tesa e poco ondulata, la stratosfera è molto fredda con i valori più bassi proprio in corrispondenza del polo nord. Uno stratwarming porta un improvviso aumento della temperatura in stratosfera con conseguente destabilizzazione del vortice polare stratosferico. L'aria calda inoltre si espande come una sorta di bolla in tre dimensioni schiacciando verso il basso l'aria in troposfera e provocando quindi una destabilizzazione anche del vortice polare troposferico che si riflette poi in un calo degli indici AO e NAM e, nei casi più intensi, in una frammentazione del vortice polare con conseguente aumento di episodi di gelo e neve per le medie latitudini. Seguite allora tutti i prossimi aggiornamenti sull'andamento meteo dell'inverno 2018/2019.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 3
3 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Global warming e fenomeni estremi più probabili

Guarda la versione integrale sul sito >

3 di 3



Francesco Cibelli

Laureato in Fisica dell'Atmosfera e meteorologia all'università di Roma Tor Vergata entro a far parte del team di CentroMeteoItaliano.it nel 2014 come meteorologo. Mi occupo giornalmente di previsioni meteo e bollettini ma anche della gestione dei modelli di calcolo per l'atmosfera e per il mare.