Meteo - Maltempo nel Friuli Venezia Giulia: crolla una casa a Brazzano di Cormòns

La saccatura atlantica porta piogge e smottamenti nel Goriziano; Italia verso una fase meteo più dinamica

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Peggioramento in atto sull’Italia

Una saccatura atlantica sta raggiungendo il Mediterraneo centrale, portando un peggioramento sull’Italia e in particolare sul Nord-Est. Nelle ultime ore piogge intense hanno colpito il Friuli Venezia Giulia, saturando il terreno e favorendo movimenti franosi. Proprio uno smottamento ha causato il crollo di una casa a Brazzano di Cormòns (Gorizia): una persona è stata estratta viva, mentre altre due risultano disperse secondo gli aggiornamenti locali. La nuvolosità continua ad aumentare su tutto il settore nordoccidentale e tirrenico, mentre le temperature non mostrano variazioni significative rispetto ai giorni precedenti.

Prime piogge diffuse verso le prossime ore

Nel corso del pomeriggio e della serata l’instabilità tenderà ad aumentare. Rovesci e locali temporali interesseranno il Nord-Ovest, l’alto Tirreno e in parte il Triveneto, mentre altrove il tempo rimarrà ancora asciutto. I principali modelli confermano una fase perturbata progressiva, con fenomeni più consistenti attesi tra domani e domenica su Liguria, Piemonte, Lombardia e alto Veneto. Non esclusi ulteriori episodi di criticità idrogeologica, soprattutto dove i terreni risultano già saturi. Le temperature mostreranno una lieve flessione, riportandosi verso valori più tipicamente autunnali.

Weekend con maltempo più diffuso

La saccatura in ingresso aprirà le porte a una fase di instabilità più marcata nel corso del weekend. Tra sabato e domenica piogge e temporali potranno risultare frequenti al Centro-Nord, con fenomeni localmente intensi tra Liguria di Levante, Toscana settentrionale e Alpi orientali. Al Sud, invece, prevarranno ancora condizioni più asciutte seppur con nubi in aumento. Con l’inizio della prossima settimana il maltempo si sposterà gradualmente verso il Centro-Sud, accompagnato da un generale calo termico e dalla possibilità di nevicate sulle Alpi fino a quote medio-basse.


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Possibili affondi freddi nella terza decade di novembre

Per la seconda parte del mese i principali modelli individuano uno scenario più dinamico, con l’alta pressione in arretramento verso l’Atlantico e l’arrivo di correnti più fredde dal Nord Europa. Non si esclude un affondo perturbato più incisivo verso l’Italia, con un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo e temperature in calo anche di diversi gradi sotto media. Possibili nevicate sulle Alpi e, in prospettiva, anche sull’Appennino a quote medio-basse. Trattandosi di una tendenza, sarà comunque necessario seguire i prossimi aggiornamenti.

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Gabriele Serafini

Tecnico Meteorologo certificato secondo lo schema WMO ed iscritto all'Associazione Meteo Professionisti (AMPRO); fondatore di Meteo Lazio nel 2014, realtà che vanta una rete di stazioni meteo private. Fornisce dati meteo e bollettini per svariate sedi di Protezione Civile nel Lazio.